mercoledì 31 marzo 2021

Xiaomi: il colosso cinese annuncia l'ingresso nel settore delle auto elettriche

Novità in casa Xiaomi: il colosso cinese, tra i primi cinque produttori di smartphone al mondo, ha annunciato l'ingresso nel settore delle auto elettriche. Per quel che riguarda la conferma, è arrivata durante l'evento online di lancio del Mi Mix Fold, primo telefono pieghevole del gruppo.

Lei Jun, fondatore e amministratore delegato dell'azienda, dirigerà la nuova divisione che si occuperà di mobilità elettrica. La società con sede a Pechino partirà con un investimento iniziale di 1,5 miliardi di dollari, con la previsione di dedicarne circa 10 miliardi nei prossimi 10 anni.
"Il consiglio di amministrazione - si legge in una nota - ha deciso di avviare il business dei veicoli elettrici intelligenti. La società creerà una consociata interamente controllata per gestire il nuovo business. Xiaomi spera di offrire veicoli elettrici intelligenti di qualità per consentire a tutti di vivere in maniera intelligente sempre e ovunque".

lunedì 29 marzo 2021

Twitter: in arrivo la possibilità di apporre delle "reaction" ai post visualizzati dagli iscritti

(Ansa)

Novità in casa Twitter: presto potrebbe introdurre la possibilità di apporre delle 'reaction' ai post visualizzati dagli iscritti. Ad affermarlo il sito TechCrunch, che riporta di un sondaggio effettuato dal social network su una base ristretta di utenti.

In particolare, il sondaggio ha proposto diversi set di emoji di reazione, tra cui un cuore, utilizzato attualmente per mettere like al post, una faccia che ride, una pensierosa e una classica icona con le lacrime. L'indagine, seppur non voglia dire che Twitter introdurrà con certezza le reaction in stile Facebook, fa ipotizzare che la compagnia ci stia pensando seriamente, come modo per consentire alle persone di lasciare un feedback veloce ai post che leggono sul flusso in bacheca.
"Stiamo cercando altri modi in cui gli iscritti possano esprimersi nelle conversazioni che avvengono su Twitter" ha spiegato un portavoce in un testo a corredo del sondaggio.

domenica 28 marzo 2021

Panasonic presenta il Toughbook 33: notebook detachable di ultima generazione

La nuova generazione del notebook rugged 2-in-1 detachable di Panasonic offre prestazioni, memoria e spazio d’archiviazione migliorati.

Panasonic annuncia l’ultima generazione dell’apprezzatissimo notebook rugged Toughbook 33, in grado di offrire prestazioni più rapide del 40%, doppia memoria e doppia archiviazione rispetto al modello precedente – ma con un prezzo simile. Già disponibile, la nuova versione del notebook detachable 2-in-1 Panasonic (utilizzato con grande soddisfazione da servizi di emergenza e vigili del fuoco in tutta Europa) sembra destinato a mantenere la propria posizione di leader di mercato con questi recenti upgrade.
Con l’aggiunta del processore di decima generazione Intel® Core® i5-10310U (con Intel® vPro Technology) Quad Core CPU (precedentemente Dual Core), il nuovo TOUGHBOOK 33 incrementa le sue prestazioni del 40%, pur garantendo un’autonomia della batteria di 20 ore grazie alle due batterie gemelle con funzionalità hot swap.
La memoria standard del nuovo Toughbook 33 è stata raddoppiata da 8GB a 16 GB di RAM (32 GB opzionali). Anche lo storage è stato potenziato a 512 GB (da 256 GB) grazie all’SSD NVMe Opal con crittografia automatica in tempo reale, in grado di liberare capacità di elaborazione e offrire una protezione avanzata dei dati per informazioni sensibili – per settori come quelli dei servizi di emergenza, difesa e forze di sicurezza. Per tutte quelle organizzazioni che richiedono una maggiore protezione dei dati è possibile progettare una Solid State Drive removibile e a rilascio rapido. Tra le altre opzioni disponibili, nuova connettività WiFi (Intel Wireless 6 AX 201) e Bluetooth 5.1, oltre a porte USB Type-CTM con funzionalità di ricarica.
Il Toughbook 33 è dotato di sistema Windows 10 Pro e di display da 12” 1,200cd/m2 QHD (2160 x 1440 pixel) con proporzioni 3:2 e dual touch capacitivo a 10 dita, visibile anche in presenza di forte luce solare e adatto all’utilizzo con i guanti. È inoltre incluso un pennino IP55, per quei lavoratori che necessitano dei massimi livelli di precisione per scrivere, disegnare o firmare, anche con condizioni metereologiche difficili.
Il design 2-in-1 del Toughbook 33 è ideale per i lavoratori mobili grazie alla tastiera staccabile, alle 6 modalità di utilizzo e alla gamma completa di porte industriali e opzioni personalizzabili. Testato per resistere alle cadute fino a 150cm* e con un rating di protezione IP65 contro polvere e acqua, può resistere a qualsiasi ambiente esterno.
"Al notebook detachable Toughbook 33 si stanno affidando i lavoratori del settore pubblico e dei servizi sul campo in tutta Europa: viene già impiegato come terminale dati mobile da 35 diversi servizi antincendio nel solo Regno Unito" afferma Dirk Weigelt, European Product Manager di Panasonic Toughbook. "I miglioramenti apportati sulla seconda generazione lo rendono un dispositivo a prova di futuro, per un utilizzo prolungato e compatibile con periferiche, dock e supporti esterni. Tutto questo a prezzi incredibilmente competitivi".
Il Toughbook 33 è disponibile con un prezzo consigliato di € 3.552 + IVA per la configurazione base in versione notebook 2-in-1 detachable, e di €2.992 + IVA per la configurazione base in versione solo tablet.

sabato 27 marzo 2021

Telegram: introdotta la nuova funzionalità Voice Chat 2.0 per le chat vocali in stile Clubhouse

(Ansa)
Grandi novità su Telegram: è stata, infatti, introdotta una nuova funzionalità chiamata Voice Chat 2.0 all'interno della sua app per Android. Si tratta della possibilità di aprire e partecipare a conversazioni audio, proprio come accade su Clubhouse, social network del momento.

Le chat audio di Telegram però di discostano dalla concorrenza per un paio di elementi unici: ad esempio, i partecipanti possono decidere di restare "anonimi", scegliendo di farsi elencare semplicemente tra gli ascoltatori, senza rivelare il loro vero nome o nickname. Inoltre, gli amministratori di una room hanno facoltà di registrare tutto o parte dell'evento audio, per ripubblicarlo in un secondo momento.
Come su Clubhouse, appena si entra in una stanza si ha il microfono spento, con l'opportunità di richiedere la parola e, se concessa, essere messo in lista tra gli speaker. Le chat in cui l'audio viene registrato sono contraddistinte da una luce rossa accanto al titolo. Per aprire una nuova stanza bisogna prima creare un gruppo pubblico e poi per tappare sul menu delle impostazioni per avviare la chat vocale. L'update su Android porta altri piccoli miglioramenti, come la scelta dell'azione che viene intrapresa con uno swipe verso sinistra e destra, tra cui archiviare, fissare, silenziare, eliminare o segnare una conversazione come letta.

venerdì 26 marzo 2021

Motorola: presentato ufficialmente il nuovo smartphone Moto G100

Grandi novità in casa Motorola: l'azienda, che ora fa parte del gruppo Lenovo, ha presentato ufficialmente il Moto G100, decimo esemplare della famiglia "g", al debutto nel 2013 e alla decima generazione. Lo smartphone presenta il nuovo chip Qualcomm Snapdragon 870, versione ottimizzata dello Snapdragon 865 dell'anno scorso.

Questo rende il Moto g100 il primo smartphone della serie a sfoggiare un processore del genere. Lo smartphone monta 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, che possono essere ulteriormente espansi utilizzando una scheda microSD.
Lo smartphone integra la suite di connettività "Ready For", che è simile al DeX di Samsung, visto che permette di trasformare la visuale classica di Android in una simil-desktop, quando si collega il telefono ad un monitor o televisore, tramite cavetto USB-C/HDMI. Il display da 6,7 pollici è dotato di una risoluzione FullHD+ e una frequenza di aggiornamento di 90 Hz con supporto all'HDR10.
Sul retro, ci sono quattro fotocamere, con un sensore principale da 64 megapixel, un secondo da 16 megapixel, uno da 2 megapixel per catturare la profondità e un sensore ToF. La fotocamera è inoltre dotata di una funzione di audio zoom, in grado di catturare l'audio direzionale. Altre caratteristiche includono una batteria da 5.000 mAh con ricarica rapida da 20 W, connettività 5G (sub-6GHz), Android 11, uno scanner di impronte digitali montato lateralmente, un jack per cuffie da 3,5 mm e un pulsante Google Assistant dedicato.
Moto G100 sarà disponibile in Italia da fine marzo nella variante 8 GB/128 GB al prezzo di 599,90 euro, nelle colorazioni Iridescent Sky, Iridescent Ocean e Slate Grey. Per festeggiare il lancio della decima generazione, sarà possibile acquistare il telefono al prezzo promo di 499,90 euro dal 26 marzo al 18 aprile.

giovedì 25 marzo 2021

Instagram: si lavora ad una versione per 'under 13'

(Ansa)
Grandi novità per Instagram: si lavora, infatti, ad una versione per 'under 13', più adatta in termini di sicurezza per i più piccoli. L'indiscrezione arriva dal sito americano Buzzfeed News che è venuto in possesso di una nota interna della società.

L'attuale policy di Instagram - come molti social - vieta ai minori di 13 anni di utilizzare il servizio. Secondo le indiscrezioni, il progetto sarebbe supervisionato da Adam Mosseri, capo di Instagram, e guidato da Pavni Diwanji, assunto da Facebook a dicembre che in precedenza ha lavorato per Google al progetto YouTube Kids.
"Sono entusiasta di annunciare che per il futuro prossimo abbiamo individuato nei giovanissimi una priorità per Instagram", ha scritto Vishal Shah, vicepresidente del prodotto di Instagram su una bacheca destinata alle comunicazioni tra i dipendenti. Proprio pochi giorni fa la piattaforma ha messo in campo una stretta per gli 'under 13', con tecnologie di Intelligenza artificiale e avvisi di sicurezza per far capire ai giovani di essere più cauti nelle conversazioni con gli adulti.

mercoledì 24 marzo 2021

Liberalizzazione mercato luce e gas per aziende: costi medi e consigli

A partire dal 1° gennaio 2021 il mercato libero diventa ufficiale per tutte le piccole imprese, che abbiano un numero di dipendenti tra i 10 e i 50 e un fatturato compreso tra i 2 e i 10 milioni di euro annui, e le microimprese con meno di 10 dipendenti, un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro annui e una potenza impegnata superiore a 15 kW.

Avrà dunque luogo la transizione progressiva dal mercato tutelato al mercato libero, che si baserà sulla rimozione per gradi della tutela di prezzo. Cosa succederà alle aziende che non hanno scelto per tempo e in autonomia una tariffa del mercato libero? L’iter sarà caratterizzato da due fasi ben definite che avranno l’obiettivo di sostenere le imprese nel cambiamento.
In merito alla liberalizzazione del mercato energetico, SOStariffe.it ha realizzato un elenco di 10 domane e 10 risposte per chiarire le modalità, le tempistiche e le caratteristiche di questa procedura che coinvolge tante imprese italiane.

La prima fase e il Servizio a Tutele Graduali

Uno dei vantaggi del mercato libero consiste nel fatto che le aziende hanno la possibilità di scegliere il fornitore che preferiscono, sulla base dei fattori che considerano più significativi. Qualora le piccole imprese e le microimprese che sono obbligate a cambiare non abbiano ancora individuato un nuovo fornitore nel mercato libero, rientreranno nel Servizio a Tutele Graduali (STG).
Cosa significa in pratica? Che saranno servite dallo stesso fornitore con il quale hanno un contratto attivo in Maggior Tutela fino al 30 giugno 2021, quando si verificherà la fine della prima fase. Non ci sarà, dunque, nessuna interruzione della fornitura.
Tuttavia, le condizioni contrattuali saranno differenti in quanto corrisponderanno a quelle delle cosiddette offerte PLACET (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela), mentre il prezzo rimarrà pressoché invariato, tranne che per la voce "spesa energia". A questo proposito, si ricorda che il prezzo totale sarà sempre determinato dalla spesa della materia prima, da quella per il trasporto e per il contatore e dagli oneri di sistema.
Sulle bollette di ogni singolo cliente è riportato un avviso contenente le informazioni relative al Servizio a Tutela Graduali, le scadenze e i canali per informarsi.

Dal 1° luglio 2021 inizia la seconda fase

I clienti che avranno scelto un nuovo gestore sul mercato libero potranno stipulare un contratto di fornitura che sostituirà il precedente: sarà il nuovo venditore a occuparsi del recesso (che non prevede oneri aggiuntivi né l’interruzione della fornitura), inviando la richiesta di risoluzione del precedente contratto al vecchio fornitore.
Nell’ipotesi in cui, invece, dal 1° luglio 2021 non si avesse ancora una fornitura attiva nel mercato libero ci saranno delle aste su base territoriale attraverso le quali si procederà con l’assegnazione di un fornitore, le cui condizioni contrattuali saranno quelle di un’offerta PLACET. Ogni area sarà servita da un solo esercente.
I costi di commercializzazione e di sbilanciamento saranno sempre fissati da ARERA prima delle aste e ci sarà un Prezzo Unico Nazionale (PUN), derivante dai prezzi di aggiudicazione delle singole aste.
I vari clienti riceveranno una comunicazione da parte del fornitore entrante, ovvero quello che si è aggiudicato l’asta, in cui saranno indicati i contatti dell’operatore, le condizioni di erogazione del servizio nonché la data di attivazione, quelle per recedere dal contratto e gli strumenti informativi di ARERA.

Quali sono gli strumenti principali per informarsi

Al fine di accompagnare il cliente finale nel superamento della Maggior Tutela e favorire una migliore comprensione del mercato libero, l’Autorità ha messo a disposizione tutta una serie di strumenti informativi, primo fra tutti lo Sportello per il consumatore Energia e Ambiente, grazie al quale si potranno risolvere le eventuali controversie legate a un cambio di fornitore.
Lo sportello per il consumatore è composto da una serie di servizi, tra i quali si annoverano il Contact Center, a cui rivolgersi per tutti i dubbi relativi al funzionamento del mercato libero, e i servizi Conciliazione, SMART, Reclami e Segnalazioni.
Sono poi presenti il portale delle offerte luce e gas, il portale dei consumi e i gruppi di acquisto, nati proprio per fornire informazioni e assistenza ai consumatori. 

Quanto costano le offerte luce e gas del mercato libero

SOStariffe.it ha esaminato quali sono i costi medi unitari delle offerte energia elettrica e gas business maggiormente diffuse, confrontando il prezzo al kWh per la componente luce e a quello per m3 nel caso del gas.
Le offerte luce a prezzo fisso di tipo monorario del mercato libero hanno un costo medio di 0,069 euro al kWh, mentre quelle a prezzo variabile di 0,061 euro al kWh. Nel caso di una tariffa multioraria, con fasce F1, F2 e F3, i costi sono rispettivamente pari a 0,073 euro, 0,073 euro e 0,060 euro al kWh per le offerte a prezzo fisso, mentre diventano 0,072 euro, 0,070 euro e 0,052 euro al kWh nell’ipotesi di prezzo variabile.
Le offerte gas hanno un costo medio di 0,253 euro al m3 se il prezzo è fisso, mentre nel caso di prezzo variabile la cifra da sostenere è pari a 0,239 euro al m3.

I vantaggi del mercato libero per le imprese

Le offerte del mercato libero per le imprese sono molto vantaggiose in quanto si ha il diritto di poter decidere in autonomia la migliore soluzione tariffaria, valutando le numerose proposte in commercio. Non scegliere un nuovo fornitore del mercato libero significa, in altri termini, rinunciare alla possibilità di risparmiare.
Il passaggio potrà essere effettuato in qualsiasi momento, anche in seguito alla fine del Servizio a tutele graduali e all’assegnazione automatica di un fornitore con il sistema delle aste territoriali. La scelta potrà avvenire direttamente online, tramite il meccanismo di comparazione delle offerte luce e gas a disposizione https://www.sostariffe.it/energia-elettrica-gas/.

Il commento di AIGET

In vista di questa nuova tappa della liberalizzazione del mercato energetico, Massimo Bello, Presidente AIGET – Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader, dichiara: "La prima fase del percorso che porterà alla fine delle tariffe regolate è molto importante. Nel 2021 si inizia con le PMI e tutti i fornitori di energia saranno impegnati a far sì che la procedura funzioni nell'interesse dei clienti finali. Il meccanismo ideato di aste competitive porterà sicuramente a prezzi convenienti per i clienti. Così come è molto valida la scelta per i clienti di muoversi in anticipo e scegliere il proprio fornitore di energia preferito".
Sui vantaggi disponibili per i clienti finali, Bello sottolinea: "Oggi esiste la possibilità di risparmiare rispetto alla tutela scegliendo le offerte più convenienti del mercato libero. Esiste anche la possibilità di ottenere un servizio personalizzato, ad es. un prezzo fisso, energia certificata rinnovabile, servizi digitali. Occorre affrontare questa fase con fiducia, la concorrenza è fonte di sviluppo e innovazione in molti settori e dimostrerà di esserlo anche nell'energia".
In merito al rinvio della fine del mercato tutelato per i clienti domestici e le partite IVA, il Presidente di AIGET aggiunge: "Dopo aver fatto le prove generali con le PMI bisognerà procedere poi nell'organizzare bene la fine delle tariffe regolate anche per i clienti domestici e le partite iva. I continui rinvii creano solo confusione negli utenti senza evidenti benefici".

lunedì 22 marzo 2021

Disponibile in Italia AS-U2.5G2, il nuovo adattatore da USB-C a 2.5 Gigabit Ethernet firmato ASUSTOR

Particolarmente compatto ed efficiente, ASUSTOR AS-U2.5G2 una volta collegato a una porta USB-C, consente di aumentare fino a 2,5 volte le prestazioni di rete di NAS, laptop, Mac e PC dotati di connettività standard 1GbE, velocizzando il trasferimento dati e dando, quindi, un forte impulso alla produttività.

Dotato di un case in lega di alluminio, che garantisce leggerezza e una migliore dissipazione del calore, e completo di un connettore Type-A aggiuntivo per assicurare retrocompatibilità e massima flessibilità, l’ASUSTOR AS-U2.5G2 non necessita di specifiche configurazioni, né di alcun alimentatore, in quanto consuma solo 0,68W e si alimenta dalla porta USB cui viene collegato.

Caratteristiche tecniche:

Connettività
-USB3.2 Gen1 Type-C + adattatore Type-A
-Connettore RJ-45 100/1000/2500 Mbps

Sistemi supportati
-ASUSTOR ADM 3.5.1 o superiore
-macOS 10.6 o superiore
- Windows XP, Vista, 7 SP1, 8.1, 10. 32 e 64 bit

Dimensioni
-195 x 23.4 x 16.4 (mm)

NAS ASUSTOR supportati
-AS31/32/50/51/61/62/63/64/70/Nimbustor, Lockerstor, Lockerstor Pro.

Il nuovo adattatore ASUSTOR AS-U2.5G2 è immediatamente disponibile in Italia con un prezzo al pubblico di 59,90 Euro IVA compresa.

domenica 21 marzo 2021

Telefonia mobile: operatori virtuali sempre più convenienti

Sottoscrivere un'offerta con un operatore virtuale può essere considerata una buona opzione di risparmio. A patto, però, di rinunciare a una manciata di minuti e GB di traffico. La nuova indagine di SOStariffe.it ha analizzato l'attuale composizione dei pacchetti tariffari dagli operatori tradizionali (MNO, Mobile Network Operator) e degli operatori virtuali (MVNO).
A fronte di una significativa differenza di prezzo (circa il 43% in meno), gli operatori virtuali offrono una dotazione appena inferiore di chiamate (-13%) e traffico dati (-12%).

Gli operatori virtuali e la corsa al ribasso

I provider virtuali, soprattutto negli ultimi anni, hanno contribuito ad inasprire la "guerra dei prezzi" nel mercato di telefonia mobile. Con l’obiettivo di strappare clienti ai competitor, gli operatori virtuali hanno proposto e continuano a proporre tariffe caratterizzate da prezzi bassi e pacchetti di minuti, SMS e, soprattutto GB particolarmente consistenti.
Gli operatori virtuali sono provider che non presentano un’infrastruttura di rete proprietaria e si "appoggiano" sulla rete di un operatore MNO. Tra questi troviamo Kena Mobile, ho. Mobile e Very Mobile, spesso definiti "semi virtuali" in quanto brand di proprietà di operatori MNO (rispettivamente TIM, Vodafone e WINDTRE). Tra i principali operatori MVNO, inoltre, troviamo PosteMobile e Fastweb.
Gli operatori MNO (TIM, Vodafone, WINDTRE e Iliad) devono fare i conti con le offerte a prezzo contenuto dei provider virtuali. Per restare competitivi sul mercato, i provider MNO sono "costretti" a ridurre il prezzo delle tariffe oppure ad arricchire ulteriormente i bonus inclusi con minuti, SMS e GB extra o con servizi aggiuntivi.

Prezzi mini, ma pacchetti più poveri

Lo studio SOStariffe.it si è concentrato sulla composizione del pacchetto-tipo di un operatore virtuale confrontandolo con quello di un provider tradizionale. L'indagine, realizzata tramite il comparatore delle offerte per telefonia mobile durante il mese di marzo 2021, fa emergere una sostanziale differenza di prezzi. In media, le offerte degli operatori virtuali sono molto più economiche di quelle degli operatori MNO.
Il costo medio mensile dell'offerta tipo di un provider virtuale è di 8,40 euro. Per gli operatori MNO, invece, il costo medio mensile è 14,80 euro. Passare da un operatore tradizionale ad uno virtuale permette, quindi, di ottenere un risparmio medio del 43% per quanto riguarda il canone mensile della tariffa attivata.
Ma cosa comprendono queste offerte? A ben guardare la composizione dei pacchetti non è molto diversa. I minuti di chiamate inclusi nelle tariffe dei virtuali sono solo una manciata in meno (-13,4%) rispetto a quelli proposti dagli MNO.
In media, si registrano 2460 minuti per gli operatori virtuali e 2842 minuti per quelli tradizionali. Anche la dotazione di sms non è granché diversa. Gli operatori virtuali ne offrono 1726 ogni mese mentre quelli tradizionali ne mettono a disposizione 1656.
Anche per quanto riguarda il traffico dati mensile la differenza non è marcata. In media, un operatore virtuale mette a disposizione 61,41 GB al mese mentre un operatore MNO garantisce circa 70,11 GB al mese. Il passaggio da un operatore MNO ad uno MVNO comporta la rinuncia ad una piccola porzione del bundle dati mensile (il 12.3%).

Operatori virtuali, pro e contro

I provider virtuali possono praticare prezzi così contenuti non avendo un'infrastruttura da gestire, con le relative spese di manutenzione. Però il servizio di una rete virtuale potrebbe avere dei punti deboli che vanno valutati prima di effettuare il passaggio.
Ad esempio, in caso di guasto alla rete, gli MVNO non possono intervenire direttamente alla risoluzione dei problemi e devono attendere che il problema sia gestito dal provider proprietario dell’infrastruttura. Questo aspetto potrebbe rallentare la risoluzione dei malfunzionamenti.
Altro punto debole potrebbe essere la copertura sul territorio, che tuttavia va sempre di pari passo con la rete a cui l’MVNO si appoggia. Prima di attivare la tariffa di un operatore virtuale è buona norma verificare la rete d’appoggio, per accertarsi che non ci siano problemi di ricezione nella zona in cui ci si trova abitualmente.
Oltre a verificare la copertura, è necessario verificare eventuali limitazioni alla velocità di connessione applicate dagli operatori virtuali. Diversi provider MVNO, infatti, limitano il 4G a 30 Mbps o 60 Mbps in download e upload, riducendo la possibilità per gli utenti di navigare ad alta velocità con il proprio smartphone.
Le offerte degli MVNO potrebbero difettare (ma accade sempre meno) di alcuni servizi accessori, rispetto ai pacchetti classici. Da notare, inoltre, che sono rari gli operatori virtuali che mettono a disposizione dei propri clienti delle offerte con smartphone incluso.
Infine, un altro neo degli operatori virtuali potrebbe essere la mancanza di punti vendita sparsi sul territorio a cui rivolgersi. La maggior parte dei provider MVNO è attivo quasi esclusivamente online oppure tramite una rete di rivenditori multi-brand.
Se siamo indecisi tra un operatore virtuale e uno classico, il comparatore di SOStariffe.it, grazie al quale sono stati rilevati i dati della presente indagine https://www.sostariffe.it/tariffe-cellulari/, ci viene in soccorso. Grazie alla comparazione delle offerte sarà un gioco da ragazzi individuare le tariffe più vantaggiose. Inoltre, grazie all’app per dispositivi mobili, possiamo dedicarci a riflettere sulle soluzioni di risparmio migliori ovunque e in qualsiasi momento.

lunedì 15 marzo 2021

Google Maps: in arrivo la possibilità di aprire al contributo degli utenti

(Ansa)
Grandi novità per Google Maps: si sta, infatti, portando la possibilità, per gli utenti, di aggiungere informazioni su strade mancanti, foto dei luoghi e orari di apertura dei negozi. La compagnia definisce una delle nuove funzionalità "drawing", simile all'utilizzo dello strumento linea in Microsoft Paint.

Ciò permetterà alle persone di aggiornare il nome di vie e locali, per far si che corrispondano esattamente agli indirizzi fisici. Altra caratteristica è l'opzione di aggiunta di foto, per condividere piccoli dettagli su un luogo e arricchirlo con immagini che descrivano le caratteristiche già presenti tramite testo ed eventuali link.
Con la medesima funzione si potranno inserire o suggerire modifiche agli orari di apertura di esercizi commerciali e aree pubbliche. Google esaminerà i contributi prima di renderli pubblici, per assicurarsi che siano accurati. 
Per quel che riguarda l'aggiornamento, è attualmente disponibile negli Stati Uniti e arriverà in più di 80 paesi nei prossimi mesi, sia sulla versione desktop di Google Maps che su Android.

venerdì 12 marzo 2021

App Immuni: il Garante della Privacy autorizza le nuove funzionalità

(Ansa)

Novità per l'app Immuni: il Garante per la Privacy, nell'esprimersi sugli aggiornamenti del Sistema di allerta Covid-19, ha autorizzato il ministero della Salute ad attivare una nuova funzionalità dell'app che consente a una persona risultata positiva di attivare in autonomia la procedura per allertare i suoi contatti stretti. 

Con l'introduzione della nuova funzionalità la persona risultata positiva potrà interagire direttamente con il Sistema di allerta Covid-19 inserendo, nell'apposita sezione dell'app Immuni, il codice univoco nazionale (Cun) attribuito dal Sistema Tessera Sanitaria al proprio referto di un test diagnostico per Covid-19 che ha avuto esito positivo, insieme alle ultime 8 cifre della tessera sanitaria.
Il Sistema di allerta Covid-19, dopo aver verificato i dati forniti, abiliterà il caricamento delle chiavi temporanee (cosiddette Tek) generate dallo smartphone dell'utente risultato positivo, necessarie ad allertare i suoi contatti stretti.
Una volta effettuato con successo il caricamento delle Tek, il Sistema di allerta Covid-19 invaliderà il codice Cun, in modo da impedirne ulteriori utilizzi. La versione aggiornata della valutazione di impatto predisposta dal ministero è stata ritenuta in linea con le indicazioni fornite dal Garante nei contatti informali con i rappresentati del dicastero stesso, del Mef, del Dipartimento per la trasformazione digitale e della Sogei. L'attenzione del Garante si è incentrata in particolare sulle misure adottate a tutela della sicurezza del Sistema di allerta Covid-19 e sulle nuove funzionalità introdotte dal ministero per semplificare l'utilizzo dell'app Immuni da parte degli utenti risultati positivi, rendendo più efficace l'invio delle notifiche di esposizione al rischio di contagio ai loro contatti stretti.

giovedì 11 marzo 2021

Oppo: annunciata la nuova gamma di smartphone Find X3 tutti in 5G

Novità in casa: è stata, infatti, annunciata la nuova gamma di smartphone Find X3, che include tre modelli ovvero Oppo Find X3 Pro 5G, Oppo Find X3 Neo 5G e Oppo Find X3 Lite 5G. Il protagonista è certamente la versione Pro 5G, con un design elegante e futuristico, una fotocamera quadrupla e gestione avanzata del display.

È il primo smartphone marchiato Oppo capace di riprodurre le sfumature fino a 1 miliardo di colori e con due sensori primari da 50 MP (grandangolare e ultra grandangolare), affiancati da un occhio da 13 MP e uno da 3 MP che, insieme, sfruttano la tecnologia di imaging Sony IMX 766, per ottenere scatti di qualità e video performanti, fino a 4K a 30 fps.
Isabella Lazzini, Chief Marketing Office Oppo Italia, ha commentato: "La serie appena presentata ha un'importanza fondamentale all'interno della strategia annuale di Oppo perché racconta la qualità di cui i nostri prodotti sono portatori. La famiglia dei Find X3 vuole raccontare quello che oggi è Oppo, un brand già in grado di sostituire Huawei al primo posto nella vendita di smartphone in Cina a gennaio, secondo i dati di Counterpoint Research. Ci apprestiamo a scalare posizioni anche in Europa, un mercato altamente sfidante dove, a fronte di una flessione del segmento smartphone (-125 milioni di euro rispetto ai 146 milioni di euro del 2019), la nostra percentuale di crescita è stata del 200% anno su anno". A completare le specifiche tecniche di Oppo Find X3 Pro 5G c'è un processore Qualcomm Snapdragon 888, 12 GB di memoria RAM e 256 GB di spazio di archiviazione per foto, video, app e giochi. Inoltre, la ricarica veloce con cavo permette di portare la batteria da 4.500 mAh da zero al quaranta percento in soli 10 minuti.
La nuova serie Oppo Find X3 sarà disponibile nelle prossime settimane in Italia al prezzo di 1.149 euro, nei colori Gloss Black, Blue e White per Find X3 Pro 5G. Oppo Find X3 Neo 5G ha un prezzo di 799,99 euro nei colori Starlight Black e Galactic Silver, mentre il Find X3 Lite 5G ha un prezzo consigliato di 499,99 euro nei colori Galactic Silver, Astral Blue e Starry Black.

domenica 7 marzo 2021

Conti correnti: prezzi in calo, cresce il risparmio per depositi online e tradizionali

L’ultimo anno ha visto andar giù bruscamente i costi di gestione dei conti correnti. Sia online che tradizionali. Anche le singole operazioni bancarie ora costano meno. In media, il risparmio maggiore si evidenzia nell'uso dei conti correnti tradizionali, per l'operatività classica, allo sportello e in filiale (- 8,38%). Anche i conti telematici hanno subito una flessione dei prezzi (-3.54%). L'analisi annuale SOStariffe.it ha considerato una a una tutte le singole voci di costo che gravano su un correntista-tipo. Lo studio ha posto a confronto le spese sostenute nel corso del 2020 con i prezzi attuali, distinguendo tra tre profili di consumatore: il single, la coppia e la famiglia.

Conti correnti telematici: le famiglie sul podio del risparmio, seguite dalle coppie

L'indagine di SOStariffe.it, condotta con l'ausilio del suo comparatore di conti correnti, fa il punto sulle variazioni di costo dei conti correnti nel corso degli ultimi 12 mesi. L'Osservatorio tiene conto dei prezzi praticati in 27 istituti di credito attivi in Italia, analizzando i principali conti con usabilità online e allo sportello. Il costo di gestione medio di un conto corrente online tra marzo 2020 e marzo 2021 è passato da 58,58 a 56,51 euro. La spesa è dunque calata un po' (circa il 3,54% in 12 mesi). Le banche online si affidano spesso a istituti di credito con poche o nessuna filiale fisica. Ciò consente loro di ammortizzare i costi tipici della banca tradizionale. 
Esaminando più nel dettaglio, sono le famiglie il profilo di consumo che inaugura il nuovo anno all'insegna dei maggiori risparmi. I nuclei familiari, infatti, dovevano affrontare nel 2020 una spesa annua di 70,38 euro, che si è ora ridotta a 63,60 euro (-9,63%). Spendono un po' meno anche le coppie (-4,16%) passate da una spesa di 60,23 agli attuali 57,73 euro. In controtendenza soltanto i single che sono gli unici consumatori tipo che nel 2021 dovranno affrontare una spesa più ingente per gestire il proprio conto corrente (+6,79%), essendo passati da un costo annuo di 45,14 euro nel 2020 agli attuali 48,20 euro.

Banche online: tra le operazioni più costose versamenti e canone della carta di credito

Nel complesso il canone annuo delle banche online è un salito (+10,62%), passando dai 26,82 euro dello scorso anno ai 29,67 euro attuali. Tra le operazioni in aumento troviamo i versamenti di contanti e assegni (+12,50%), le cui commissioni balzano da 0,88 a 0,99 euro, e anche il canone annuo della carta di credito (+9, 59%), cresciuto da 21,66 a 23,74 euro. In compenso ci sono anche alcune operazioni che sono diventate del tutto gratuite. Ad esempio, il canone anno della carta di debito nella media dei casi considerati è stato del tutto abolito. Si spende molto meno anche per la domiciliazione delle utenze (-84,32%). 

Banche tradizionali: l'uso "offline" del conto è il più conveniente

Il report SOStariffe.it ha esaminato anche un'altra tipologia di conto corrente: i conti tradizionali, attivati da istituti di credito dotati di filiali fisiche distribuite sul territorio. L'analisi considera tre diversi utilizzi dei conti tradizionali: la gestione del tutto "offline", che si avvale di operazioni allo sportello in filiale, l'uso misto (operazioni allo sportello e online), e infine l'uso solo telematico del conto, a dispetto del fatto che i risparmi sono depositati in una banca tradizionale. 
I dati ricavati permettono di evidenziare rincari per i single che si avvalgono solo dell'internet banking (+13,26%), passando da una spesa di 90,39 agli attuali 102,38 euro, e anche per coloro che fanno uso misto del conto (+5,61%). Anche in questo caso la spesa sale passando da 117,70 a 124,30 euro. Si tratta degli unici casi di aumento rispetto a un trend di prezzi che volgono verso il basso. I dati dello studio rivelano che la maggiore convenienza è proprio nell'utilizzo classico del conto corrente tradizionale (-8,38%). Quest'ultimo è passato da un costo medio di 194,47 a 178,18 euro, comportando risparmi per i single (-2,91%), ma soprattutto le coppie (-10,13%) e i nuclei familiari (- 11,19%). 
Va bene anche a chi fa un utilizzo misto del conto (metà allo sportello e metà online). Anche in questo caso in media si spende meno (-4,06%) rispetto al 2020: con un costo complessivo calato da 151,47 a 145,32 euro. Restano grossomodo stabili i prezzi per chi gestisce solo online il proprio conto tradizionale. L’operatività bancaria solo telematica, infatti, consente un risparmio minimo (-1,42%), con un costo complessivo sceso da 123,46 a 121,70 euro. 

Banche tradizionali: si spende di più su versamenti e assegni

Quasi tutte le operazioni bancarie sono scese di prezzo. Le eccezioni sono pochissime. In lieve risalita il canone annuo (+0,32%), che da 54,75 euro ora costa 54,92 euro. Va su anche il prelievo di contante allo sportello (+2,51%) che passa da 1,16 a 1,19 euro. Nel 2021 costa di più la commissione sul versamento di contanti e assegni (+19,23%) e quella sul singolo assegno (+21,21%). Il costo di gestione in assoluto più caro è il canone annuo della carta di debito (+24,89%) che 4,25 euro di media sale a 5,31 euro. Giù tutte le altre operazioni invece: a partire dalla domiciliazione dell'utenza, divenuta quasi del tutto gratuita (-73,33%), passando per i movimenti allo sportello (-27,43%) e i bonifici online (-17,41%). 
Se siamo alla ricerca delle migliori condizioni di risparmio, un ottimo alleato nella ricerca dei conti correnti più convenienti – online o tradizionali – è il comparatore SOStariffe.it, https://www.sostariffe.it/conto-corrente/, semplice e immediato da usare ovunque siamo grazie all’app per dispositivi mobili: https://www.sostariffe.it/app/.

sabato 6 marzo 2021

Twitter: pronti all'acquisto di Tidal, piattaforma di musica in streaming

(Ansa)
Grandi novità in casa Twitter: Square, l'azienda californiana di servizi finanziari guidata dal numero uno di Twitter Jack Dorsey, è pronta ad acquistare le quote di maggioranza di Tidal, la piattaforma di musica in streaming posseduta da una cordata guidata dal rapper Jay-Z. 

Per quel che riguarda l'operazione, si aggira sui 297 milioni di dollari tra contanti e azioni.

venerdì 5 marzo 2021

WhatsApp: disponibili le chiamate e le videochiamate anche sulla versione dell'app per i computer

(Ansa)

Grande novità nel social network WhatsApp: rende, infatti, disponibili le chiamate e le videochiamate anche sulla versione dell'app per i computer, in un periodo in cui lo smart working ha avuto un boom per la pandemia del Covid-19. La funzione è attiva per le conversazioni a due, in futuro sarà estesa ai gruppi.

"Nell'ultimo anno abbiamo assistito ad un forte incremento delle chiamate su WhatsApp spesso anche per lunghe conversazioni" spiega la società in un post ufficiale "Lo scorso 31 dicembre abbiamo registrato il record del maggior numero di chiamate effettuate in un giorno con 1,4 miliardi di chiamate vocali e videochiamate. Dal momento che molte persone sono ancora lontane dai propri cari e in tanti si stanno adeguando alle nuove modalità di lavoro da remoto, vogliamo che le conversazioni su WhatsApp assomiglino il più possibile alle conversazioni di persona, a prescindere dal dispositivo utilizzato o dal luogo del pianeta in cui ci si trova".
Le chiamate desktop sono state progettate in modo che funzionino sia con l'orientamento verticale sia con quello orizzontale. Per ora sono disponibili sulla versione desktop dell'applicazione in modalità 'one-to-one', cioè tra due persone. "In futuro" spiega WhatsApp "estenderemo questa funzionalità anche alle videochiamate e chiamate vocali di gruppo".