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(Ansa) |
La cosiddetta direttiva ePrivacy, la cui applicazione è stata estesa lunedì scorso ad altri servizi di comunicazione, limita il modo in cui le aziende possono usare i dati relativi a messaggi e chiamate degli utenti.
In base alla nuova norma, Facebook non potrà più analizzare i messaggi per scovare materiale relativo ad abusi su minori su Facebook, Messenger e WhatsApp.
"La direttiva vieta ai servizi di messaggistica e chiamata di utilizzare i dati per prevenire, rilevare e intervenire su materiale pedopornografico. La Commissione europea e gli esperti di sicurezza dei bambini hanno affermato che la direttiva non fornisce una base giuridica per questi strumenti. Stiamo sostenendo cambiamenti che ci consentano di riprendere i nostri sforzi per identificare questo tipo di materiale. Ciò include l'analisi dei metadati dei messaggi per identificare i modelli di abuso: un approccio che riteniamo possa aiutare a mantenere la nostra comunità al sicuro rispettando la privacy dei contenuti dei messaggi delle persone" ha dochiarato Facebook in una nota.
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