martedì 30 giugno 2020

Social Media Library: la biblioteca virtuale con fonti di "buona" informazione

Chi ha detto che sui social media circolano solo fake news? Anche se a volte hanno meno visibilità, esistono numerose pagine che diffondono notizie vere, interessanti e, in alcuni casi, persino socialmente utili. Si tratta di una ‘buona’ informazione che viene condivisa sulle più famose piattaforme social - da Facebook a Instagram - e che l’agenzia Liqueedo, parte del gruppo Tun2U, ha deciso di raggruppare e pubblicare in una biblioteca virtuale gratuita.

Dall’arte alla filosofia, dalla scienza alla fotografia, la Social Media Library ha quindi l’obiettivo di educare a una corretta fruizione dei social media, sostenendo, allo stesso tempo, gli account che divulgano contenuti costruttivi e, ovviamente, corretti e verificati. Un progetto partecipativo attraverso il quale si possono poi segnalare pagine particolarmente valide da inserire di volta in volta, riuscendo così a integrare e ampliare la biblioteca online.
Oltre alle eccellenze del mondo dell’informazione - come ‘Bbc’, ‘Cnn’ e ‘Le Figaro’ - tra le varie fonti sono state inserite anche pagine più settoriali ma sempre attendibili. La Social Media Library, quindi, è una piattaforma online partecipativa nata con l’obiettivo di dare voce ai canali social che diffondono notizie di valore e verificate. È quindi sufficiente selezionare una categoria, scegliere le pagine da seguire e trasformare qualsiasi newsfeed in uno spazio ‘no fake news’ e rigorosamente ‘haters free’.
"In questo periodo estremamente complicato causato dalla pandemia - ha spiegato Domenico Armatore, CEO di Liqueedo - sono emersi tutti i pericoli legati alla disinformazione online e, in particolare, sui canali social. Per tale motivo, abbiamo fortemente voluto questo progetto nato con l’intento di dare spazio alle pagine social in grado di generare e diffondere informazioni di valore e attendibili. Pensiamo che Facebook, Instagram, YouTube, TikTok, Twitter e gli altri social possano rappresentare uno spazio di informazione sano e di valore. Auspichiamo che Social Media Library diventi un faro per orientarsi tra mille fake news e soggetti informativi poco raccomandabili".

lunedì 29 giugno 2020

I data center sott’acqua

Nel 2016 ha avuto inizio lo studio per il posizionamento dei data center e la conseguente fase di sperimentazione delle infrastrutture sott'acqua. Questa ricerca è stata condotta per verificare se le strutture possono superare uno dei più frequenti problemi dei data center, il surriscaldamento dei server.

I primi test hanno rilevato una minore latenza dato che le strutture si trovano vicino ai centri abitati. La location in questione è al largo della costa della California, a circa 9 metri di profondità.
Per la durata di vita dei data center si prevedono 20 anni con conseguente riciclo dei materiali.

Il progetto di Microsoft

Uno dei casi più emblematici è la collocazione del data center di Microsoft nelle profondità del mare scozzese. Questi super computer, costantemente attivi per il calcolo di migliaia di PC di fascia alta, si surriscaldano al punto da poter produrre calore per un ambiente.
Project Natick di Microsoft rappresenta per l’azienda la possibilità di raffreddare i data center. L’esperimento consiste nell'immergere un data center composto da 864 server, ovvero 27,6 petabyte di dati, nel mare scozzese per circa cinque anni.
In questo modo, l’archivio digitale viene alimentato dall'energia rinnovabile prodotta dalle Isole Orcadi e rimane connesso a Internet attraverso un cavo subacqueo.
L’obiettivo è dare energia all'infrastruttura attraverso un sistema di turbine subacquee o sfruttando l’energia prodotta dalla corrente. Ne consegue che i sistemi non dovrebbero richiedere interventi di manutenzione per molti anni.

Facebook e Amazon

Facebook e Amazon, invece, si affidano ai metodi convenzionali e hanno pensato di posizionare i data center in luoghi molto freddi. Nella città svedese di Lulea dal 2013 all'interno del Node Pole c'è il primo data center di Facebook fuori dagli Stati Uniti. L’area di 300 metri per 100 metri permette di raffreddare naturalmente i server con l’aria esterna che mediamente tocca i 20 gradi sottozero in inverno.
Nel caso di Amazon, l’azienda si è accordata con la regione cinese di Ningxia per disporre il data center a Zhongwei, dove il clima invernale è rigido e l’estate è mite.

Dal punto di vista ambientale

Questi progetti non implicano solo effetti di riscaldamento, ma anche emissioni di carbonio prodotte dall'alimentazione basata sui combustibili fossili. Per questo motivo, le infrastrutture sono le "acciaierie di questa generazione".
Basti pensare che ogni ricerca su Google costa al pianeta in termini di anidride carbonica. E per sensibilizzare su questa tematica nel 2015 l’artista Joana Mull ha illustrato le conseguenze ambientali di tali azioni attraverso la visualizzazione dei dati chiamata CO2GLE.
Ad oggi, secondo Climate Change News l’industria dell’informazione potrebbe rispondere del 3,5% di tutte le emissioni nel mondo con la possibilità di raggiungere il 14% entro il 2040.
Allo stesso modo, è necessario monitorare il cosiddetto mining delle criptovalute, che attualmente richiede la stessa energia necessaria a sostenere una nazione come l’Irlanda.

domenica 28 giugno 2020

Youtube: al via la funzione per registrare filmati brevi di 15 secondi

(Ansa)
Grandi novità per YouTube: ha, infatti, annunciato l'avvio del test di una nuova funzione per registrare e pubblicare filmati brevi, da 15 secondi, arrivando così a sfidare TikTok. 

Per quel che riguarda la novità, consentirà agli utenti di registrare brevi clip dall'applicazione per smartphone, che saranno poi pubblicati sulla piattaforma come un unico video. Per ora il test è in corso con un numero ristretto di utenti, e non è ancora noto quando avverrà il lancio ufficiale.

sabato 27 giugno 2020

Google Pay è sicuro? Ecco tutto ciò che c’è da sapere

Google Pay è sicuro? Sicuramente ti sarai fatto questa domanda se ti sei imbattuto in quell’applicazione che ora decora il tuo smartphone, e newsdigitale.it ci viene ancora una volta in aiuto. Cominciamo innanzitutto con il capire cos’è in realtà Google Pay: un portafoglio digitale collegato al tuo account Google.

Puoi usarlo per inviare o richiedere denaro con gli amici (un po’ come PayPal), usarlo per pagare sia nelle app che in un negozio o in un ristorante con un telefono Android.
Ciò che però lo rende particolarmente utile, è il fatto che sia più veloce e sicuro di una normale carta di debito o credito.
L’innovazione e la garanzia che dovrebbe soddisfare la tua esigenza di serenità è semplice: questa applicazione ti permette di effettuare pagamenti senza inviare i dati delle tue carte a chi sta ricevendo la transazione.
Google Pay è quindi sicuro, perché al posto dei dati utilizza un token, chiamato numero di conto virtuale, come stand-in.
Ovviamente il passo più difficile è capire come configurarlo correttamente, ma con una guida adeguata servono solo pochi passaggi.
Una volta completati, sarai in grado di effettuare i tuoi pagamenti con un semplice tocco dello smartphone.

Piuttosto comodo, no?

Appurato che Google Pay è sicuro, dovrai inizialmente attivarne le impostazioni. Di seguito ti verrà chiesto di selezionare la tua carta di credito o di debito predefinita e da quel momento potrai iniziare ad utilizzarla nei negozi, nei ristoranti e anche su internet con estrema facilità. Basterà trovare gli esercizi abilitati a questo genere di pagamento, che ormai sono molto numerosi.
Anche se ti abbiamo assicurato che Google Pay è sicuro, sarai comunque preoccupato per i dati delle tue transazioni.
In realtà l’unico dubbio può venire riguardo alla clausola che indica la destinazione dei tuoi dati per "altre funzionalità di Google Pay".
Questo lascia inevitabilmente la porta aperta per annunci mirati, tuttavia, se sei già un utente Gmail, Google è già in grado di farlo da tempo, quindi non cambia niente.

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venerdì 26 giugno 2020

Instagram: si punta a far crescere l'e-commerce sulla piattaforma

(Ansa)
Novità su Instagram: si punta, infatti, a far crescere l'e-commerce dalla sua piattaforma. Il social ha allentato le regole che per ora consentono solo ad alcuni marchi e attività approvati di usare il tag Shopping nei post per vendere prodotti. Dal 9 luglio, entreranno in vigore i nuovi requisiti che estendono l'accesso allo strumento Shopping a diverse tipologie di aziende, "compresi i creator che desiderano mettersi in contatto con gli acquirenti e vendere i propri prodotti su Instagram".

In base alla nuova normativa, riservata a chi ha un account business, le aziende per poter usare Shopping dovranno taggare i prodotti su Instagram da un unico sito web di loro proprietà e da cui vendono. Tra gli altri requisiti c'è l'avere una pagina Facebook collegata e il vedere prodotti "fisici".

giovedì 25 giugno 2020

Core Web Vitals: ecco spiegato il nuovo fattore di ranking

La user experience al centro della metodologia di posizionamento organico utilizzata da Google: è questo sempre più il presente e, inevitabilmente, il futuro della SEO. Nello specifico, sono 3 le metriche che vanno a comporre il nuovo fattore di ranking:
- velocità di caricamento della pagina
- qualità dell’interazione
- stabilità del layout

Queste tre metriche, unite al comportamento responsive, alla sicurezza ed all’assenza di pop-up andranno a calcolare un punteggio di user experience on-page utile a determinare il ranking di quella specifica pagina web. Ma vediamo nello specifico il Core Web Vitals.

Cosa sono

I Core Web Vitals sono il risultato di una lunga ricerca orientata a poter in qualche modo calcolare la user experience con un metodo affidabile: negli ultimi anni, Google ha sperimentato diversi algoritmi che tenessero in considerazione rimbalzo, pogo stick, profondità di scroll e numerosi altri fattori, ma senza aver realmente definito un algoritmo di ranking ben definito. Ora ci siamo: il punteggio viene assegnato seguendo i tre parametri che andiamo ora ad elencare.
1. LCP (largest contentful paint), preposto a valutare le performance di caricamento della pagina. In sostanza, esso racchiude l’insieme di diversi parametri utilizzati attualmente dai principali analizzatori di performance, e viene definito in modo dinamico calcolando (e sommando) il tempo necessario a renderizzare il successivo elemento di pagina più consistente (testo, immagine o video), fino a quando la pagina non è completamente caricata o l’utente inizia ad interagire con essa (l’evento che si verifica per primo). E’ considerato buono un LCP inferiore ai 2,5 secondi
2. FID (first input delay), preposto a valutare il tempo di reazione della pagina ad un’azione dell’utente. Rappresenta quindi il tempo intercorrente tra la prima azione del visitatore (click, tap o pressione di un bottone), e viene calcolato in tempo reale quando viene effettivamente compiuta l’interazione. Un tempo maggiore di risposta si ha ad esempio quando l’utente clicca su un link mentre la pagina sta ancora finendo di caricare i contenuti
3. CLS (cumulative layout shift), preposto a valutare la stabilità visiva della pagina. Elementi di layout o di contenuto che continuano a muoversi (principalmente per bug grafici, ma non solo) anche quando la pagina ha completato il caricamento possono influire negativamente sul calcolo di questo parametro (non vi è mai capitato di cliccare erroneamente sul link sbagliato perchè lo schermo “si è mosso” all’ultimo momento?). Il sistema di calcolo è complesso, ma come detto è in gran parte influenzato da eventuali errori nella costruzione del template grafico
Nota bene: se l’utente non interagisce con la pagina (entra nel sito ed esce senza alcun click o altra azione), il FID sarà calcolato con un punteggio particolarmente penalizzante.

Come misurare i Core Web Vitals?

Tutti i principali strumenti web utilizzati dagli sviluppatori per testare le performance dei propri siti sono in grado di misurare, da qualche tempo, LCP, FID e CLS, ad esempio Page Speed Insight, Chrome UX Report o Search Console. Ce ne sono anche altri, quali Chrome Dev Tools o Lighthouse, che però tuttavia calcolano i dati simulando il comportamento dell’utente con dei test programmati: questo tipo di analisi non è valida quanto la lettura di dati reali di utenti che hanno visitato il sito web, dal momento che i calcoli eseguiti dall’algoritmo di Google utilizzano questo tipo di processo. Noi consigliamo il buon Search Console (attenzione, in Italia ancora questa funzione non è supportata!) che, dai test fatti, risulta essere l’ideale per avere una panoramica dei Core Web Vitals del tuo sito web.
Attenzione alla lettura dei dati: è chiaro che gli stessi, basandosi su utenti reali, possono essere influenzati dai device utilizzati dai visitatori del tuo sito, motivo per cui se ricevi traffico da dispositivi o reti particolarmente lenti, avrai certamente dei parametri negativi. E’ altresì chiaro che su larga scala questo fenomeno dovrebbe essere limitato, ed i dati rilevati più attendibili.

Quanto sono importanti i Core Web Vitals per la SEO?

Basandoci su test eseguiti, attualmente possiamo sostanzialmente ipotizzare che delle tre metriche che compongono il nuovo fattore di ranking Core Web Vitals, certamente il CLS appare quella con l’impatto minore, mentre le altre due hanno un peso piuttosto simile. Ad ogni modo, l’ottimizzazione di queste metriche sarà fondamentale quando saranno introdotte come fattore ufficiale di ranking da Google (si parla di inizio 2021), che a quanto pare rilascerà l’informazione con un anticipo di circa 6 mesi. Ed è certamente da prevedere un’estensione dell’algoritmo, che andrà ad includere altre metriche quali ad esempio la velocità di risposta all’azione dell’utente (non solo per la prima interazione, ma in generale anche per le successive).
Il nostro pensiero è che l’introduzione definita ed ufficiale di questo nuovo fattore di ranking possa solo dare una spinta generale al miglioramento della user experience dei siti web, a discapito di banner, pop-up, layout intasati di elementi non utili ed altri richiami off-page che pregiudicano l’esperienza di navigazione e la fruizione delle informazioni. Ed è anche un bel passo avanti verso una maggiore trasparenza delle metriche utilizzate da Google, oggi costituite per lo più da algoritmi complessi ed i cui calcoli non sono esattamente preventivabili con facilità dagli addetti ai lavori: l’utilizzo di un fattore ufficiale non può che essere benvenuto, in quanto monitorabile e pertanto riscontrabile con interventi diretti ed immediati.

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mercoledì 24 giugno 2020

Bollette della luce: come tenere sotto controllo i consumi, nonostante il condizionatore

L'arrivo della bella stagione ci porterà ad attivare un elettrodomestico in più, oltre a quelli di solito in funzione. Il condizionatore d'aria, per le tante famiglie che ne possiedono uno, contribuisce a gonfiare le fatture della luce se non si tengono sotto controllo i consumi. I consigli degli esperti SOStariffe.it permettono di risparmiare sul conto dell’energia elettrica durante i mesi estivi, riducendo al minimo l'impatto del condizionatore.

Il climatizzatore fa impennare i consumi

Negli ultimi 30 anni le vendite di climatizzatori sono triplicate, soprattutto in Cina e Usa e a seguire in Europa. L'uso del condizionatore per tenere a bada la calura estiva è un antidoto all'innalzamento della temperatura dovuto ai cambiamenti climatici, ma non lo è al crescere delle bollette. Anzi: durante i mesi di utilizzo le fatture della luce di solito si gonfiano. Si tratta di un elettrodomestico molto apprezzato dalle famiglie con bambini e sempre più diffuso in città. In media un nucleo familiare spende circa il 5% del proprio reddito annuale per pagare il conto dell’energia elettrica. I rincari si registrano, in un range dall'11% fino al 42% in Paesi come Australia, Canada, Francia, Giappone, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Svizzera.

Alcuni trucchi taglia-bollette

Ridurre i costi derivanti dall’applicazione delle varie offerte luce senza rinunciare al climatizzatore è possibile. In che modo? Anzitutto dando la priorità ad apparecchi di classe energetica elevata. Dunque, se stiamo acquistando un nuovo climatizzatore oppure vogliamo sostituire quello che abbiamo già in casa guardiamo l'etichetta e optiamo per un modello di classe A, A+ oppure A++. Ciò consentirà di alleggerire le fatture della luce fino al 20%.
Inoltre, prediligiamo gli apparecchi dotati di inverter: sono modelli all'avanguardia che regolano la potenza in relazione al fabbisogno domestico e ottimizzano i cicli di accensione e spegnimento. Acquistare un nuovo condizionate ci permette inoltre di usufruire degli incentivi statali all'efficienza energetica: ci vengono riconosciuti sotto forma di detrazioni fiscali al 50 oppure al 65%.

Impostare l'apparecchio nel modo corretto

Un altro aspetto cui prestare attenzione è l'uso corretto del condizionatore. Regolarlo a temperature molto basse potrebbe rivelarsi inutile. Inoltre, bisogna considerare che caldo e umidità vanno spesso di pari passo: impostando il climatizzatore in funzione di deumidificatore, possiamo agire sull'umidità e tagliare i consumi elettrici fino al 13%. Occhio a chiudere sempre le finestre quando si utilizza il condizionatore per non disperdere l'aria fresca, evitando così inutili sprechi. Inoltre, programmare con l'apposita funzione la temperatura ideale per la notte e il giorno consente di alleggerire i consumi fino al 10%.

Posizionarlo in alto sulla parete

Quando installiamo il nostro condizionatore è buona norma collocarlo nella parte alta della parete, che andrebbe anche coibentata. L'aria fredda infatti si muove dall'alto verso il basso. Mai posizionarlo dietro i divani o le tende, che invece possono ostacolare la diffusione dell'aria fredda. Ogni stanza inoltre dovrebbe avere il suo apparecchio: usarne uno solo per più locali mantenendo le porte aperte è dispersivo e il risultato finale è quello di tenere fresca solo la stanza in cui l'elettrodomestico è stato collocato. È opportuno poi non saltare mai la pulizia periodica dei climatizzatori, concentrandosi sui filtri dell'aria e sulle ventole. La corretta manutenzione dell'impianto è indispensabile ad assicurarne le migliori prestazioni e dunque tenere sotto controllo i consumi.

No allo stand-by per gli altri elettrodomestici

È soprattutto il climatizzatore a determinare fatture elettriche 'pesanti' nel corso dei mesi estivi. Tuttavia, è bene non trascurare tutti gli altri apparecchi che abbiamo in casa. Prestiamo attenzione ad esempio al frigorifero, la tv o la lavatrice, e in generale ai dispositivi usati con maggiore frequenza. Non vanno mai lasciati in stand-by, ma spenti del tutto quando possibile. Se sono dotati di funzioni di risparmio energetico preferiamole rispetto all'uso comune. Infine, sostituiamo i nostri apparecchi più obsoleti con nuovi elettrodomestici moderni e ad alta efficienza energetica.

Passare al mercato libero per alleggerire le fatture

Se rispettare tutte queste regole non basta ad alleggerire le nostre bollette, potrebbe essere una buona idea passare a un fornitore del mercato libero, abbandonando la maggior tutela. Una volta individuato il nostro consumo annuo di energia, che di solito è riportato in bolletta, possiamo avvalerci di un comparatore online, come il tool di SOStariffe.it per le offerte luce https://www.sostariffe.it/energia-elettrica/ consultabile anche sullo smartphone grazie all’applicazione SOStariffe.it per dispositivi mobili https://www.sostariffe.it/app/ . Il principale vantaggio è il risparmio di tempo e anche di denaro. In seguito alla ricerca, un unico quadro sinottico ci restituisce in pochi minuti tutte le proposte più convenienti.

martedì 23 giugno 2020

Cosa scegliere per far giocare i nostri bambini

E risulta quindi difficoltoso trovare un modo per attirare l’attenzione dei nostri figli, sia grandi che piccoli, e per stimolare la loro mente e la loro fantasia. Le alternative sono senza dubbio molte, ma anche in questo caso è difficile trovare quella più adatta ai nostri figli, che crei il connubio perfetto tra divertimento e istruzione, tra gioco istruttivo e sano divertimento. 

La cosa importante in questi casa è avere un gioco che permetta ai bambini di giocare in libertà, senza pericolo, e che sia in grado di stimolarli, ma allo stesso tempo gli permetta anche di imparare cose nuove. Per ultimo il gioco perfetto è quello che è possibile condividere. Infatti è molto importante che i bambini siano in grado di divertisti da soli ma anche in compagnia di amici o genitori.
Per fortuna su www.giocattolipiuvenduti.it pensiamo anche a questo e conosciamo modi per coinvolgere i più piccoli con giochi vecchi ma sempre attuali come i Giocattoli Lego.

Perché scegliere le costruzioni per far giocare i bambini

Il mattoncino colorato è un gioco che diverte i bambini da oramai più di vent'anni. I motivi per sceglierli sono molti e di certo con questo gioco riuscirete a staccare i vostri figli dalla televisione. Il panorama dei Giocattoli Lego è veramente ampio e si può spaziare in una grande varietà di prodotti adatti per tutti. Lego infatti propone giocattoli per i più piccoli, anche per bambini di un anno, per ragazzi fino alle scatole più evolute che richiedono un certo impegno. Questi infatti richiedono per i ragazzi in certo impegno ed al tempo stesso divertimento. Possono costruire le avventure seguendo le istruzioni da libretto oppure sbizzarrirsi con la fantasia costruire quello che vogliono. Addirittura possono mischiare i cubetti delle varie confezioni e creare costruzioni grandi e fantasiosi. Le costruzioni sono quindi un ottimo strumento per dare divertimento ai nostri figli e allo stesso tempo stimolare la loro fantasia in modo costruttivo.
Per i più piccoli esiste la serie dedicata che, grazie alle dimensioni più grandi, è ideale anche per i bambini in tenera età ma che vogliamo che si avvicinino a questo tipo di giochi. Anche per loro la selezione è ampia e permette di lasciar scorrere la fantasia tra le mille avventure che Lego propone.
Per i più grandi è invece il paese dei balocchi. La selezioni di giochi è veramente ampia e spazia tantissimo adattandosi a tutti i bambini. Ci sono i Lego più classici per costruire piccole città e piccole avventure, oppure ci sono i Lego più complessi per i bambini che voglio sperimentare di più e non hanno limiti alla fantasia. Per gli amanti delle auto e delle moto esistono anche dei particolari kit che consistono di replicare i modo fedele i modelli di auto reali che vediamo in strada. Pezzi da collezione? Magari, ma sicuro i vostri figli preferiranno giocarci.
Le alternative però non sono finite qua! Infatti sono presenti delle serie dedicate ai personaggi più famosi. Dai super eroi alle serie animate più amate da grandi e piccini, Lego è riuscita a sviluppare confezioni che ripropongono in versione stilizzate le avventure che tutti i bambini del mondo vorrebbero vivere.
E il Lego non finiscono mai! Un’altro aspetto da considerare è che sono giochi per tutti e che durano in eterno. Potranno giocare bambini di tutte le generazioni, dai più piccini fino agli adulti.
Come abbiamo visto i Lego sono un gioco che non passa mai di moda e il catalogo è veramente ampio e permette di accontentare i gusti di tutti. Quindi come fare a scegliere quello più adatto?
Su www.giocattolipiuvenduti.it abbiamo una selezione ampia di gioco con il quale potrai scegliere quello più adatto a tuo figlio. Non esistono giochi migliori di altri, semplicemente dovrai sapere se tuo figlio preferisce le navicelle spaziali o le macchine da costruire. Oppure perché non fargli vivere una bella avventura nel far west?

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lunedì 22 giugno 2020

Tiktok: al via i contenuti con taglio educativo e didattico

Novità per l'app TikTok: si punta, infatti, a diversificare i contenuti con video di taglio educativo e didattico che vanno ad affiancarsi a quelli di intrattenimento. Il social ha avviato il programma #ImparaConTikTok, volto a divulgare i video didattici dalla letteratura allo sport, dalla musica al lifestyle, dalla cucina ai viaggi, fino alle questioni sociali.

Per quel che riguarda il programma coinvolge esperti, associazioni, educatori e creators con varie competenze. In Italia tra i primi ad aver accolto l'iniziativa ci sono gli Uffizi di Firenze, l'Unione nazionale consumatori e l'ente no-profit Diversity, che si aggiungono ad alcuni personaggi popolari su TikTok come lo chef Bruno Barbieri e il pasticciere Damiano Carrara.

domenica 21 giugno 2020

LG Electronics presenta le soluzioni di Digital Signage perfette per rispondere alla nuove esigenze del settore della ristorazione

In queste settimane il settore retail è alle prese con la riapertura degli store "fisici" e con la messa a punto di nuove strategie e nuovi modi di proporsi ai clienti. Uno dei settori su cui la pandemia Covid-19 ha avuto maggiore impatto è sicuramente quello della ristorazione, dove le regole per il distanziamento sociale hanno impedito la normale attività e cambiato il modo di fruire i servizi di ristorazione a ogni livello: dal semplice caffè a pranzi e cene. Si è quindi dovuto ricorrere ai servizi di asporto e consegna a domicilio, oppure al servizio Drive-Thru per i ristoranti Quick-Service per poter proseguire con l’attività in tutta sicurezza.

In questo scenario, il Digital Signage può essere un valido alleato per consentire ai ristoratori e al mercato retail in generale di poter offrire un’esperienza di acquisto e di fruizione dei servizi soddisfacente. A questo proposito LG Electronics (LG) presenta due soluzioni, le serie XE4F e XS4F, che si vanno ad inserire all’interno della linea di display High Brightness e che contribuiscono in maniera unica a migliorare l'esperienza dei clienti e le vendite con il servizio Drive-Thru. Grazie al programma Control Manager che consente di gestire da remoto le comunicazioni su diversi display, una volta che il cliente è stato riconosciuto attraverso la targa, potrà visualizzare menu e promozioni personalizzate direttamente sul display e procedere con l’acquisto utilizzando un’applicazione o il riconoscimento vocale, il tutto in modo semplice e rapido.
Le due soluzioni della serie High Brightness rispondono ad esigenze di applicazione differenti, XE4F per installazioni outdoor e XS4F per allestimenti indoor (come ad esempio le vetrine), ma entrambe offrono al mercato della ristorazione e del business in generale una tecnologia all’avanguardia che esalta la creatività, l’impatto visivo e la flessibilità di utilizzo, consentendo di creare allestimenti straordinari in qualsiasi contesto commerciale.
Creati per essere notati vantano una luminosità da 4000nit che consente una visibilità eccezionale e la possibilità di comunicare qualsiasi messaggio in modo unico e indimenticabile che sia un menu o una promozione fatta ad hoc per il cliente. Un altro elemento che li rende particolarmente efficaci per il Drive-Thru, è il pannello IPS che consente a questi display di garantire un’eccellente qualità delle immagini e colori nitidi da ogni angolazione. Il pannello LG IPS fornisce, infatti, un'ampia gamma di angoli di visualizzazione che consentono una visione chiara del contenuto indipendentemente dalla posizione del consumatore.
La serie XE4F progettata per installazioni outdoor, si adatta perfettamente a diversi ambienti esterni e non richiede l’applicazione di protezioni aggiuntive e, grazie al design sottile ma robusto, è adatto anche nei casi di installazioni complesse. Inoltre, con grado di protezione IP56, garantisce un funzionamento affidabile in qualsiasi condizione atmosferica. È progettato per essere impermeabile oltre che resistente agli effetti dannosi di sole, pioggia, neve, polvere e vento, caratteristiche essenziali per l'installazione all'aperto. Grazie al livello di luminosità elevato garantisce performance eccellenti anche in condizioni di luce solare forte e diretta. Questo tipo di display offre grande flessibilità di utilizzo, può essere posizionato su pareti, soffitti e diversi altri supporti. Inoltre, il vetro frontale temperato è dotato di una pellicola infrangibile per prevenire gravi danni anche in caso di impatto. I display da esterno della serie XE4F sono personalizzabili per soddisfare qualsiasi esigenza di comunicazione.
Il display XS4F (tipologia window facing), invece, è stato pensato per "stare in vetrina" e rendere distintivo il look and feel di qualsiasi punto vendita. L'esposizione in vetrina di una soluzione di Digital Signage offre, anche dall’esterno, una panoramica del punto vendita lasciando intuire, a chi lo osserva, quale potrebbe essere l'esperienza di acquisto. In questo momento, in cui gli ingressi sono limitati e controllati, poter usufruire di un display in grado di offrire già a chi lo osserva dall’esterno contenuti accattivanti e dinamici, di elevato impatto visivo e in grado di stimolare e catturare l’attenzione, è sicuramente un elemento differenziante. Grazie alla qualità eccellente delle immagini, la serie XS4F risponde perfettamente a questa esigenza. Dotati di design elegante, risoluzione da 1920x1080 e luminosità da 4000nit, questi display garantiscono immagini vivide e brillanti in qualsiasi condizione di luminosità; caratteristiche che lo rendono in grado di esaltare i contenuti riprodotti e l’atmosfera generale del punto vendita portandola alla sua massima espressione. Grazie alla funzionalità di controllo smart della luminosità è possibile gestirne l’intensità in modo automatico a seconda della luce ambientale.
"In un momento in cui è più difficile catturare l’attenzione dei consumatori, poter offrire esperienze personalizzate che integrino online e offline può essere un vantaggio competitivo. Il Digital Signage è senza alcun dubbio un valido alleato per soddisfare queste esigenze. La nostra tecnologia all’avanguardia e le nostre soluzioni di Digital Signage rispondono, in modo puntuale ed eccellente a questa esigenza e ci consentono importanti evoluzioni dal punto di vista delle applicazioni professionali possibili" ha dichiarato Luca Russo, Sales Head Information Display Italy di LG Electronics Italia.

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sabato 20 giugno 2020

Samsung: lo smartwatch ora misurerà anche la pressione arteriosa

(Ansa)
Novità per lo smartwatch di Samsung: ora, infatti, può misurare anche la pressione arteriosa. La compagnia ha rilasciato l'applicazione Samsung Health Monitor che consente all'orologio Galaxy Watch Active2 di rilevare la pressione dell'utente.

Per quel che riguarda la novità, arriva dopo il via libera da parte del ministero sudcoreano competente, e per ora è disponibile solo in Corea del Sud. Per monitorare la pressione, gli utenti dovranno prima calibrare lo smartwatch con un tradizionale misuratore da braccio. Una volta fatto, l'orologio userà il sensore che rileva il battito cardiaco per determinare la pressione arteriosa. L'applicazione di Samsung per monitorare la salute porterà sullo smartwatch anche la possibilità di fare l'elettrocardiogramma, una funzione già presente sull'Apple Watch. 

venerdì 19 giugno 2020

Tariffe mobile e lockdown: evoluzione offerte dopo la quarantena

Il mercato della telefonia mobile ha subito alcuni cambiamenti significativi nel periodo intercorso tra marzo 2020 e giugno 2020: il periodo di quarantena obbligatoria ha portato infatti i principali operatori a rimodulare le proprie tariffe per adattarsi alle mutate esigenze degli utenti. 

SOStariffe.it ha analizzato le differenze principali tra le offerte mobile nel periodo precedente al lockdown, ovvero l'inizio di marzo 2020, e il mese di giugno 2020. In linea generale, è emersa la riduzione del costo del canone mensile e l'aumento dei Giga presenti nell'abbonamento. 
Si tratta di una conseguenza diretta della richiesta crescente di connessione a Internet emersa durante il lockdown, momento nel quale la rete è divenuta, ancor più che in una situazione canonica, il principale canale di connessione con familiari, amici e colleghi, lo strumento per restare in contatto con il mondo e con sé stessi. 

Il focus dell'analisi di SOStariffe.it

La comparazione effettuata da SOStariffe.it ha preso in considerazione i prezzi delle offerte per la telefonia mobile relativi ai mesi di agosto 2019, marzo 2020 e giugno 2020. Nello specifico sono stati analizzate sia le tariffe degli operatori MNO, Mobile Network Operator, sia quelle dei MVNO, Mobile Virtual Network Operator.
I primi sono gli operatori tradizionali, ovvero Vodafone, TIM, WINDTRE e Iliad, ovvero quelli che dispongono di una rete proprietaria. Gli operatori virtuali, invece, si differenziano per il fatto di doversi appoggiare alla rete di uno degli MNO per poter garantire la copertura da mobile ai propri clienti. 
Sono stati esaminati i pacchetti per la telefonia mobile comprendenti chiamate, messaggi e Giga, in due modi differenti: il primo confronto si è basato sulla media tra le tariffe MVNO e MNO, mentre il secondo ha preso in esame unicamente le tariffe degli operatori tradizionali. 

Il confronto fra il 2019 e il 2020

Una prima evoluzione relativa al numero di minuti, SMS e Giga inclusi nelle tariffe per la telefonia mobile emerge già dal confronto fra agosto 2019 e marzo 2020, sia per quanto riguarda la somma delle tariffe MVNO e MNO, sia se si valutano le tariffe degli MNO singolarmente. 
In particolare, emerge che nel 2019 la media delle tariffe MNO+MVNO era caratterizzata da 2.406 minuti, 1937 SMS e 38,46 Giga inclusi in un canone mensile con costo medio pari a 11,68 euro. 
A marzo 2020 si è assistito al primo abbassamento del canone mensile, che ha raggiunto una media di 11,55 euro al mese. In contemporanea, sono stati registrati i seguenti aumenti: i minuti hanno raggiunto quota 2.350, gli SMS 2.055 e i Giga 43,46.
Prendendo in considerazione le sole tariffe degli operatori tradizionali, la situazione è leggermente diversa: tra agosto 2019 e marzo 2020, sono infatti aumentati gli SMS e i Giga a disposizione degli utenti, ma sono diminuite le chiamate disponibili, a fronte di un aumento del canone che è passato da 13,71 euro a 16,32 euro al mese. 

L'evoluzione delle tariffe mobile fra il pre e il post lockdown

Molto interessanti sono i dati derivanti dalla comparazione fra il periodo antecedente il lockdown e quello immediatamente successivo, ovvero fra marzo e giugno 2020. Le variazioni si sono palesate in modo simile tra le tariffe MNO+MVNO e quelle solo MNO, ma in questo secondo caso appaiono più evidenti. 
Andando maggiormente nel dettaglio, la media delle offerte MNO+MVNO ha registrato un aumento del 3,4% del numero di minuti inclusi e del 3,5% del numero di Giga mensili. C'è stata poi una riduzione nel numero di SMS previsti nelle promozioni, pari al 24,2%, e un calo nei costi delle promozioni, che hanno raggiunto gli 11,12 euro mensili, abbassandosi del 3,7%. 
Le tariffe degli operatori tradizionali hanno subito un aumento pari al 2,2% dei minuti inclusi e del 6,8% dei Giga previsti nella promozione. La riduzione dei messaggi inclusi ha toccato il 22,3%, mentre quella del costo della tariffa ha raggiunto il 4,8%. 

I risultati dell'analisi svolta 

"A conti fatti – afferma Alessandro Voci, responsabile Ufficio Studi di SOStariffe.it - tutti i player operanti nel mercato della telefonia mobile hanno accolto il bisogno crescente da parte dei consumatori di disporre di un maggior numero di Giga per navigare da mobile e di più minuti per poter restare in contatto con le persone lontane e lo hanno trasformato in realtà, riducendo da un lato gli SMS, utilizzati sempre meno dalla maggior parte degli utenti, abbassando dall'altro i costi delle promozioni proposte”". 
Per continuare a monitorare questo trend nel caso in cui si fosse alla ricerca di una tariffa per lo smartphone che abbia le caratteristiche emerse nel post lockdown, basterà utilizzare i vantaggi del comparatore di SOS.tariffe.it, disponibile sia da desktop sia da mobile, tramite l'applicazione dedicata, in modo tale da poter essere sempre aggiornati in tempo reale.

giovedì 18 giugno 2020

Nasce Visibility Pack: il nuovo sito dell’azienda Visibility Reseller

Visibility Reseller uno dei più grossi store mondiali per la rivendita di servizi di crescita per pagine social. Tali servizi hanno un unico obbiettivo ossia far si che un profilo social, appena creato, raggiunga una discreta visibilità nel più breve tempo possibile, in modo che, grazie alla presenza di molti follower attivi, esso risulti affidabile e di successo, e possa, nel caso si tratti di un’azienda, prendere sempre più piede nel mercato.

Visibility Reseller ha dato vita a Visibility Pack un sito on line da alcuni giorni i cui servizi si concentrano maggiormente sulla crescita degli artisti, infatti i pacchetti presenti in questo sito riguardano i social più utilizzati dalle case discografiche e dagli artisti stessi come, ad esempio, SoundCloud.
Se appartieni alle categorie sopra citate affidati a Visibility Pack e troverai un giovane Team attivo H24 per offrirti la miglior assistenza e tempestività su ogni ordine, tali ordini, infatti, verranno processati nell’immediato ed erogati nell’arco di 24/48 ore. Tutti i servizi sono sicuri e garantiscono ottimi risultati poiché vengono testati centinaia di volte, su profili campione prima di essere proposti.
Non rimane che visitare Visibility Pack per scegliere il pacchetto più idoneo alle vostre esigenze, inoltre, approfittando dell’offerta lancio avrete diritto ad uno sconto del 5% con codice sconto VISI5.

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mercoledì 17 giugno 2020

WhatsApp: in Brasile al via i pagamenti digitali

(Ansa)
Grandi novità per il social WhatsApp: in Brasile al via i pagamenti digitali. Si tratta del primo paese al mondo a sperimentarli. 

"Stiamo rendendo l'invio e la ricezione di denaro facile come condividere le foto, stiamo anche consentendo alle piccole imprese di effettuare vendite direttamente all'interno di WhatsApp" ha dichiarato Mark Zuckerberg su Facebook "Le persone saranno in grado di inviare denaro in modo sicuro o effettuare un acquisto da un'azienda locale senza uscire dalla chat. Gli oltre 10 milioni di piccole e micro-imprese sono il battito del cuore delle comunità brasiliane. Ora, oltre a visualizzare il catalogo di un negozio, i clienti potranno anche inviare pagamenti per i prodotti. Il sistema tiene conto della sicurezza e per impedire transazioni non autorizzate, sarà richiesto un Pin speciale a sei cifre o un'impronta digitale. Per iniziare, supporteremo le carte di debito o di credito del Banco do Brasil, Nubank e Sicredi sulle reti Visa e Mastercard, e stiamo lavorando con Cielo, il principale processore di pagamenti in Brasile. Abbiamo creato un modello aperto per accogliere più partner in futuro. Visto che le piattaforme comunicano tra loro, in futuro vogliamo consentire a persone e aziende di utilizzare gli stessi dati della carta nella famiglia di app di Facebook. Vogliamo estendere i pagamenti a tutti".
L'invio di denaro o l'acquisto su WhatsApp è gratuito per gli utenti. Le aziende invece pagheranno una commissione, in linea con quanto accade con le transazioni per le carte di credito. I pagamenti avverranno grazie alla piattaforma Facebook Pay, che permette agli utenti di inviare denaro o effettuare un acquisto da un'azienda locale senza uscire dall'app.

martedì 16 giugno 2020

Internet casa: il 5G non può ancora rimpiazzare la connessione domestica

Connettersi in 5G da un dispositivo mobile è piuttosto costoso, ma consente di navigare a velocità rapidissime, anche se è a oggi possibile soltanto in poche città d'Italia. Alcune aziende nel frattempo stanno sviluppando i primi router mobile con connessione 5G. Tuttavia pensare di sostituire una connessione da rete mobile in 5G con una da rete fissa è ancora per certi versi un azzardo, salvo nel caso si riesca a ovviare agli attuali problemi di costo e copertura. SOStariffe.it ha analizzato limiti e virtù della nuova tecnologia, vagliando le ragioni per le quali il 5G potrebbe rappresentare un'ottima alternativa alla connessione di casa, ma di certo non nel breve periodo.

ADSL e 5G: il confronto

Le reti di quinta generazione hanno fatto il loro esordio in Italia all'inizio dell'estate 2019. Il 5G garantirà una velocità di connessione ad oggi inimmaginabile, fino a valori di picco di 20 Gbps, promesse almeno sulla carta. Tempi istantanei sia in download che in upload. Anche la latenza è di circa 20 volte più bassa rispetto alla rete 4G. Questa nuova tecnologia, stando le prime previsioni, raggiungerà prestazioni di tre volte superiori rispetto alla fibra ottica. E chiaramente non paragonabili all’ADSL e all’attuale velocità delle offerte internet casa. Tuttavia i nuovi standard sono accessibili ancora in poche città d'Italia, come Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli. Inoltre, le prime offerte di telefonia mobile dedicate alla nuova tecnologia sono molto costose se confrontate con quelle pensate per le reti di quarta generazione. Un aspetto che rema contro la sua diffusione. 

L'avanzata dei nuovi router mobile

Il sorpasso del 5G rispetto alle connessioni domestiche potrebbe essere determinato però dall'avvento dei primi router mobile dotati di connessione su reti di quinta generazione. Diverse aziende infatti stanno lavorando a modelli di modem minuscoli. Dei veri e propri micro router da portare sempre con sé, che rimpiazzino l'acquisto di una SIM aggiuntiva per la navigazione. 
Questi nuovi dispositivi, e in particolare quelli dotati di protocollo WiFi 6, ridurrebbero il gap tra la velocità di connessione delle offerte di telefonia fissa con ADSL o fibra ottica e quella da dispositivi mobili in 5G. 

I principali limiti del 5G: portata ridotta e pochi dati mensili

Il 5G anche nel momento in cui avrà coperto tutto il territorio nazionale sarà soggetto ad alcune limitazioni. Poiché viaggia su onde millimetriche, cioè su frequenze molto alte, ha una portata ridotta che può essere ulteriormente ostacolata da oggetti di grandi dimensioni e dalla pioggia. Perciò pensare di affidarsi fin da subito solo a questa nuova tecnologia risulta oggi piuttosto rischioso.
Altro limite è rappresentato dalla soglia massima di traffico dati di cui si può disporre ogni mese. I GB restano sempre pochi rispetto a quelli illimitati offerti dalle connessioni ADSL o in fibra ottica che oggi entrano nelle nostre case. Possono bastare per chi usa la rete solo per consultare i social o navigare. Ma se si ha intenzione di giocare online tutti i giorni o usare una smart TV, il discorso cambia. 

FWA 5G-Ready, un'alternativa alla fibra

La fibra che arriva fino a casa e non si ferma all'armadio stradale, la cosiddetta fibra FTTH, la più veloce, nelle zone rurali è ancora difficile da installare. Al suo posto sta prendendo piede il FWA, acronimo di Fixed Wireless Access, che potrebbe sfruttare la potenza del 5G, costituendo così un surrogato più efficiente e più economico rispetto alla fibra ottica, soprattutto in termini di costruzione delle infrastrutture.
Tuttavia, resta sempre l'incognita dei costi. Il FWA garantirebbe la velocità di download elevate al crescere della sua capillarità. Ci si domanda tuttavia se sarà possibile proporre promozioni che concilino performance elevate con piccoli prezzi. Fino a raggiungere meno di 30 euro, come avviene per le connessioni internet casa in fibra ottica. Si potrebbe utilizzare l'infrastruttura già esistente per portare la rete FWA in ogni casa a prezzi accessibili, ad ogni modo questo abbasserebbe le performance di connessione. 

La connessione fissa resta l’opzione a oggi più conveniente

Dall'analisi di SOStariffe.it emerge pertanto che il 5G potrebbe costituire una valida alternativa alle connessioni domestiche solo allorquando siano avviati i problemi attuali di costo e copertura. A oggi le connessioni casalinghe sono le uniche in grado di offrire una connessione illimitata ad alta velocità. Anche se la corsa del 5G potrebbe essere favorita dallo sviluppo dei router WiFi e dal debutto di promozioni a basso costo e con più traffico dati compreso. 
Intanto, per vagliare con cura tutte le possibilità offerte dalle varie tariffe ADSL e fibra ottica sul mercato, possiamo utilizzare lo strumento di comparazione SOStariffe.it https://www.sostariffe.it/internet-casa/
Inoltre, grazie all’App di SOStariffe.it, scaricabile gratis da iOS e Android store, possiamo ricevere consigli di risparmio pensati su misura per noi dagli esperti del comparatore, solo fotografando la bolletta e inviandone i dati. Un esperto di SOStariffe.it ci contatterà per proporci una soluzione di risparmio ad hoc: https://www.sostariffe.it/app/.

lunedì 15 giugno 2020

Smartphone smarrito? Ecco come ritrovarlo

Smartphone smarrito? Ecco come, con la gestione dispositivi Android, puoi localizzarlo, trovarlo, bloccarlo o resettarlo!
Trovare un dispositivo Android smarrito può essere un’impresa non facile. La funzione di ricerca del dispositivo, è fondamentale se avete perso il vostro smartphone o tablet Android e desiderate ritrovarlo. Google ha pensato a tutto: esiste infatti un servizio ufficiale e completamente gratuito per la gestione dispositivi Android che permette di rintracciare in pochissimo tempo il device disperso da remoto: si tratta di Trova il mio dispositivo. Una funzione da attivare in pochi semplici passi e che spesso molti utenti ignorano: localizzare il nostro smartphone Android garantisce una sicurezza in più per i più distratti, ma può tornarci anche utile in caso di furto (anche se con delle limitazioni non indifferenti).

Trova il mio Dispositivo: ecco come attivarlo

Per attivare "Trova il mio Dispositivo" è necessario che il vostro dispositivo sia abilitato per alcuni permessi essenziali. Il più importante è la geolocalizzazione, che deve essere attiva, oltre al fatto che per essere localizzato il vostro dispositivo deve restare acceso e collegato a un account Google, necessaria una connessione anche a internet tramite rete mobile o Wi-Fi.
Come fare per attivare "Trova il mio Android"? Bisogna andare su "Impostazioni" e scorrere fino alla voce "Sicurezza" (attenzione: in alcuni smartphone l’opzione è contenuta in "Schermata di Blocco" e "Sicurezza", vedi per esempio Samsung).
Una volta aperta la sezione, bisogna ricercare la voce "Amministratori dispositivo" (in alcune versioni contenuta sotto Altre impostazioni di sicurezza): cliccando su "Amministratori" autorizzate "Find my Device" oppure "Trova il mio dispositivo" ad accedere ai vostri dati.

Trova il mio Dispositivo: ecco come si usa

Una volta abilitato "Trova il mio Dispositivo" sul vostro cellulare, non vi resta che provare a localizzarlo da remoto. Potete farlo sia da un altro smartphone che da tablet, ma va benissimo anche un qualunque computer.
Accedendo dal vostro browser, potete collegarvi alla pagina ufficiale di Google dedicata al servizio. Una volta fatto, autentificatevi attraverso l’account Gmail associato al dispositivo smarrito.
Fatto questo la posizione del vostro device Android sarà visualizzata tramite GPS, a patto che esso non sia stato disattivato o il cellulare o tablet spento (quest’ultima è una condizione decisamente sfavorevole in caso di furto).
"Trova il mio Dispositivo", se abilitato senza problemi, vi permette anche di ritrovare il vostro smartphone/tablet perduto non solo fuori, ma anche in casa: per farlo vi basterà fare squillare il device da remoto, anche se attivo il silenzioso, per ben cinque minuti. In questo modo il nascondiglio domestico non dovrebbe avere più segreti.

Come bloccare il vostro smartphone Android

È possibile anche bloccare il proprio dispositivo. Cliccando sull’opzione da remoto con "Trova il mio Dispositivo" il dispositivo si bloccherà, obbligando chi lo ha trovato (o rubato) a inserire le credenziali corrette per sbloccarlo: PIN, sequenza di gesti, password o impronta digitale. Da non sottovalutare anche la possibilità di far apparire un messaggio personalizzato, eventualmente utile in caso di smarrimento, con i vostri dati.
Potete infine optare anche per l’operazione più estrema, eliminando i dati dal vostro dispositivo attraverso il comando Cancella: in questo modo, eliminerete in maniera definitiva tutti i vostri dati dalla memoria interna dello smartphone (non eliminerà però i dati dalla scheda di memoria esterna microSD).

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domenica 14 giugno 2020

Le migliori app per lavorare con lo smartphone

Ormai con le app si può fare qualsiasi cosa. Gli smartphone sono ad un livello alto anche se compri un telefono di fascia medio-bassa e grazie alle app puoi addirittura riuscire a lavorare con il telefono. Con le app del telefono mobile puoi riuscire a tenere traccia delle finanze, gestire i contatti e collaborare con i colleghi. E poiché molte app per la produttività sono disponibili in cloud, è un gioco da ragazzi stare al passo con il lavoro da un dispositivo mobile.

Cosa sono le app di produttività?

Con una suite di produttività a tuo completo servizio, puoi creare documenti aziendali e fogli di calcolo, improntare presentazioni, e utilizzare i servizi di posta elettronica, gestire i documenti e archiviarli in cloud.
Cerca una suite che offra versioni desktop (o browser) e per smartphone delle sue app in modo da poter lavorare ovunque tu sia.
La maggior parte delle suite professionali sono disponibili in abbonamento annuale e hanno una serie di app di produttività tutte molto utili, ma se stai cercando di mantenere i costi della tua attività, puoi trovare una serie di suite di produttività gratuite che ti daranno una copertura per le mansioni di base.

App per collaborare con i colleghi di lavoro

Alcune suite di produttività includono strumenti di collaborazione che consentono ai team di lavorare in tempo reale sui documenti.
Se desideri solo condividere documenti, ci sono app di lettura di file PDF che ti consentono di inviare file di lavoro che i colleghi possono visualizzare e commentare ma non modificare.
Le app di produttività possono anche essere strumenti di videoconferenza per riunioni di gruppo di cui già avevamo parlato in precedenza nell’articolo su come fare videochiamate su Whatsapp e su Telegram.
Altri strumenti di collaborazione come Slack consentono ai team di chattare in gruppo o individualmente senza utilizzare e-mail o messaggi.

Ecco le app di produttività gratis:

Todoist
Resta organizzato con Todoist. Più che un elenco di cose da fare, può aiutarti a gestire progetti individuali e condivisi. app di produttività. Resta organizzato con Todoist. Più che un elenco di cose da fare, può aiutarti a gestire progetti individuali e condivisi.


Slack
Slack consente ai team di conversare sui progetti, inviare membri dei team di messaggi diretti e condividere file. Puoi inviare messaggi privati, creare canali di team e mettere in attesa chiamate vocali e video. app di produttività.
Slack consente ai team di conversare sui progetti, inviare membri dei team di messaggi diretti e condividere file. Puoi inviare messaggi privati, creare canali di team e mettere in attesa chiamate vocali e video.


Suite di documenti di Google: app di produttività con Google Suite

A meno che tu non abbia requisiti molto specifici, le app di produttività online di Google dovrebbero soddisfare le tue esigenze. La suite di Google Documenti, tra cui Drive (per Android e per IOS), Documenti (per Android e per IOS), Fogli (per Android e per IOS) e Presentazioni (per Android e per IOS), è gratuita, facile da usare e una raccolta sorprendentemente utile di app per la produttività.
Tutto è nel cloud di Google, facilitando la condivisione e la collaborazione.
Ed è compatibile con i formati di Microsoft Office.
Inoltre ci sono anche altre app di Google oltre queste principali che possono servire non solo per lavoro ma anche per un’organizzazione dello smartphone ottimale, come ad esempio Gmail, Visualizzatore PDF, Google Keep, Google Task e molte altre applicazioni da scoprire.
Ecco il sito ufficiale: https://gsuite.google.it/intl/it/

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sabato 13 giugno 2020

Smartphone: arriva Android 11 con tante novità

(Ansa)
Arriva Android 11 e sono tante le novità, tra cui un centro unico per gestire i messaggi, che arrivano anche all'interno di "bolle" a comparsa sulle altre app, controlli migliorati per la casa smart e più attenzione alla privacy. Al momento, Android 11 è utilizzabile in versione beta, non definitiva, sugli smartphone Pixel.

Per quel che riguarda Android 11, mette al centro la comunicazione delle persone lasciando in secondo piano la app su cui si sta chattando. Per farlo crea una nuova sezione all'interno delle notifiche che si chiama Comunicazioni e "semplifica la visualizzazione, la risposta e la gestione delle conversazioni in un unico posto" spiega Google. Si potrà anche assegnare una priorità alle conversazioni, per non perdere quelle ritenute più rilevanti.
Sempre sul fronte messaggistica arrivano poi le "bolle": si può aprirne una direttamente dalle notifiche per portare avanti una conversazione senza dover uscire dalla app che si sta usando in quel momento.
La nuova versione del sistema operativo punta anche a rendere più rapida la gestione dei dispositivi connessi: basta tenere premuto il pulsante di accensione dello smartphone per accedere al pannello di controllo,così da poter spegnere la luce o regolare il termostato in velocità. Miglioramenti riguardano anche la privacy, con controlli più granulari per le autorizzazioni più sensibili. 

venerdì 12 giugno 2020

È online OONEKEY, l'app che aiuta le strutture turistiche a ripartire

La Start Up padovana OONE, in collaborazione con Eca Technology leader nel condizionamento delle strutture turistiche con il brand Syntek, ha lanciato OONEKEY, la piattaforma integrata che aiuta a evitare gli assembramenti nelle strutture ricettive.Per fronteggiare l’emergenza nel settore turistico, le due aziende hanno ideato un applicativo altamente innovativo che azzera le code e velocizza la gestione del cliente e delle varie richieste all’interno delle strutture turistiche.

OONEKEY è un sistema integrato 3 in 1 che fornisce diverse funzionalità ai suoi utilizzatori. La prima permette ai turisti di richiedere manutenzione immediata alla struttura e di effettuare check-in virtuale, la seconda, rivolta ai manutentori, permette di organizzare le richieste in modo facile e di messaggiare istantaneamente con la direzione.
La terza funzionalità consente alle strutture di coordinare tutti gli operatori e dialogare tra di loro in un unico strumento integrato, tenere un calendario e gestire le comunicazioni con operatori interni, fornitori e clienti.
I tre elementi dialogano tra loro in un unico ecosistema, digitalizzando tutte le relazioni che prima di svolgevano in presenza, allo scopo di velocizzare ma soprattutto rendere più sicura l’intera gestione del resort turistico.
"Siamo riusciti a sviluppare in poco tempo una piattaforma innovativa nel mercato del turismo per supportare tutti quegli imprenditori del settore che si trovano a vivere un momento di grande difficoltà" - queste le parole del fondatore di OONEKEY Davide Sergio Rosin.
La mission di OONEKEY è quella di ottimizzare i flussi turistici in questa fase critica. Zero code alle reception, accoglienza più veloce presso la struttura di arrivo, più sicurezza sia per l’operatore che per il turista.

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giovedì 11 giugno 2020

Apple: nasce un software per creare foto di gruppo a distanza

Grandi novità in casa Apple: in tempi di distanziamento sociale, è stato ottenuto il brevetto per un software che consente di fare selfie di gruppo "sintetici": le persone si scattano una foto separatamente, e le immagini vengono poi assemblate in automatico come un collage, in modo da creare una foto di gruppo artificiale.

In base alla descrizione contenuta nel brevetto, l'utente di iPhone invita gli amici a prendere parte al selfie di gruppo. Il selfie corale può essere creato partendo sia da normali foto, sia da filmati registrati sul momento o già memorizzati nel telefono. Ogni partecipante può modificare il lavoro del software, decidendo ad esempio di spostare la sua foto all'interno dell'immagine.

mercoledì 10 giugno 2020

Honor Play 4 Pro: uno smartphone capace di misurare la temperatura corporea

(Ansa)
Novità in casa Honor: svelato uno smartphone capace di misurare la temperatura. Si tratta dell'Honor Play 4 Pro, uno smartphone 5G dal prezzo contenuto che arriva anche in una versione speciale, con un sensore a infrarossi che misura la temperatura. 

Basta, infatti, avvicinare il dispositivo alla fronte o al polso per conoscere la temperatura di una persona o di una qualsiasi superficie. Il sensore a infrarossi, posizionato nel comparto fotografico posteriore, è infatti in grado di misurare una temperatura compresa tra i -20 e i +100 grandi centigradi.
Termometro a parte, il Play 4 Pro è uno smartphone di fascia medio-alta. Monta infatti il processore più potente di Huawei, il Kirin 990, coadiuvato da 8 GB di Ram e 128 GB di memoria interna. Ha un display Lcd da 6,57 pollici, con due fori che ospitano le fotocamere da selfie. Sul retro è presente un sensore da 40 megapixel, il Sony IMX600, e un teleobiettivo da 8 megapixel stabilizzato con zoom ottico 3x.

martedì 9 giugno 2020

È nata Costanza, la app per la distanza

Un badge o braccialetto collegato ad una App per aiutare le aziende a mantenere i dipendenti al sicuro. Smart Beacon lancia COSTANZA – la App per la distanza. Ad adottarla per i suoi oltre 1000 dipendenti SMAT, la prima azienda in Italia a dotare i propri lavoratori di una App che tuteli la loro salute monitorando costantemente il distanziamento durante lo svolgimento delle quotidiane attività lavorative.
Le persone sono la risorsa più importante per qualsiasi organizzazione ed in questo periodo le aziende sono concentrate a trovare soluzioni efficienti per tutelare al meglio i propri dipendenti. Le idee per aiutare il mondo del lavoro a ripartire sono tante. Una delle soluzioni lanciate dal mondo IT, e già attiva per gli oltre 1000 dipendenti SMAT, arriva dall’azienda italiana Smart Beacon che da sempre studia e realizza applicazioni della tecnologia Beacon per il mondo del turismo e delle aziende.

Sfruttando la tecnologia Beacon l’azienda torinese ha creato COSTANZA – La App per la distanza, che consente ai lavoratori di acquisire comportamenti socialmente corretti e all’azienda di implementare e automatizzare il protocollo di distanziamento.
Ogni dipendente è dotato di un badge o braccialetto associato anonimamente ad un numero di matricola. La applicazione installata sul device aziendale avvisa l’utente qualora si trovi troppo vicino ad un altro collega e, nel pieno rispetto della privacy, traccia in maniera anonima i contatti fra i dispositivi consentendone la ricostruzione precisa in caso di contagio.
Il sistema prevede l’utilizzo combinato di uno smartphone e di un dispositivo (Tag BLE) indossato dal lavoratore. Qualora venga meno la prevista distanza di sicurezza di circa 2 metri fra i due devices, il cellulare emetterà un segnale acustico ed una vibrazione. Nel caso in cui un Tag rimanga nel raggio d’azione di uno smartphone per un periodo di tempo prolungato, l’avviso acustico sarà ripetuto ogni 60 secondi e, se il tempo di contatto ravvicinato supererà i 10 minuti, COSTANZA registrerà l’evento. Le registrazioni, che riguarderanno esclusivamente il numero di matricola dei lavoratori entrati in "contatto", l’identificativo del cellulare, l’eventuale disattivazione dell’APP ed i riferimenti temporali di data e ora, resteranno disponibili per 60 giorni. Le informazioni raccolte consentiranno, nel caso si verificasse un caso di positività Sars-Cov2 tra i lavoratori, di identificare efficacemente e tempestivamente i cosiddetti "contatti stretti".
"La nuova era post contagio - ha spiegato Simona Caudera di Smart Beacon - ha richiesto di ripensare rapidamente soluzioni per garantire la sicurezza in azienda. Tutti i luoghi di lavoro devono rispettare i protocolli ma esistono situazioni dove è più difficile mantenere la distanza: pensiamo agli ambienti produttivi e ai cantieri. Siamo partiti da questo tipo di esigenza per creare COSTANZA. Sfruttando la tecnologia Beacon COSTANZA consente alle persone all’interno di una organizzazione di sentirsi sicure di tornare al lavoro. La App aiuta le persone a capire cosa significa la distanza sociale e l'esposizione, li responsabilizza come parte della nuova normalità nelle operazioni di business. Attraverso un avviso sul proprio cellulare il dipendente viene avvisato se si trova in uno spazio ristretto troppo vicino ad un altro utente, mettendo a repentaglio la sicurezza di entrambi. Dal punto di vista aziendale consente invece all’ufficio del personale, in caso di contagio, di ricostruire i contatti avvenuti e quindi di circoscrivere la quarantena a chi è potenzialmente venuto in contatto con il virus, garantendo la continuità della produzione. La prima azienda ad adottare COSTANZA è stata la SMAT di Torino, che ha dotato tutti gli oltre 1000 dipendenti del nostro badge. La dirigenza dell’azienda, sempre attenta nei confronti della salute dei propri dipendenti, ha dimostrato grande spirito di sensibilità adottando quanto di più innovativo offre il mercato. Il sistema è efficiente, poco invasivo e facilmente implementabile e per questo abbiamo già altre richieste da tutta Europa. Il collegamento con la App consente anche di offrire agli utenti una user experience personalizzata; le aziende possono implementarla con contenuti relativi alla sicurezza, indicazioni dei comportamenti da seguire ed il corretto utilizzo delle dotazioni individuali; per i siti di interesse artistico archeologico di offrire informazioni e contenuti utili alla visita".
Smart Beacon è da sempre attiva anche nella realizzazione di soluzioni IT per il turismo, come per esempio la APP La Venaria, realizzata per La Venaria Reale in provincia di Torino e sta lavorando anche ad uno sviluppo del progetto in campo turistico, per consentire l’accesso ai musei, alle chiese e ai siti archeologici in tutta sicurezza.

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lunedì 8 giugno 2020

Digitalizzazione ed emergenza: la riflessione del manager di Eni Luigi Lusuriello

Per uscire vincenti dalla crisi servirà cooperazione e innovazione, senza mai dimenticare che il know-how umano rimane al centro del processo di digitalizzazione. Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, ha parlato delle prospettive future in un recente webinar.

Luigi Lusuriello: investire sul digital

"In questo periodo il digitale ha avuto un ruolo fondamentale sia per le nostre persone, perché ha contribuito a tenere i team compatti, focalizzati sui valori e i target della società, sia per l’operatività perché ha permesso ai nostri manager e ai nostri tecnici di gestire molti processi a distanza grazie a un’importante digitalizzazione delle attività che stiamo portando avanti da tempo": queste le parole di Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni. Durante il webinar organizzato da Nedcommunity e Russel Reynolds Associates, il dirigente di Eni ha riflettuto insieme ad altri importanti esponenti del mondo digital, finanziario e del lusso, sullo scenario che ci si prospetta davanti in seguito ai mesi rivoluzionari dell’emergenza sanitaria. Il Coronavirus ha costretto a cambiamenti rapidi, che probabilmente si sarebbero verificati solo in un tempo molto più dilatato. La necessità di gestire da remoto il lavoro, le risorse e i processi, si è rivelata una opportunità da cogliere: oggi più che mai, ha sottolineato Luigi Lusuriello, "bisogna investire nelle persone, sui processi di change management interni, per uscire da questa crisi più forti e più resilienti".

Luigi Lusuriello: l’importanza della parola "solidarietà"

Lo smart working durante la pandemia è stato fondamentale. L’Italia e il mondo hanno spinto sull’acceleratore dell’innovazione, portando professionisti, cittadini e imprese a favorire la rivoluzione digitale già in atto. Eni e Luigi Lusuriello da tempo si concentrano su questa trasformazione, tenendo sempre ben a mente che la tecnologia non serve se non è sostenuta da solide capacità e know-how umano. "La parola che mi suggerisce questo periodo è solidarietà", ha spiegato il manager. "Essa porta alla consapevolezza di poter uscire dall’emergenza solo operando insieme come una squadra compatta". Luigi Lusuriello ha aggiunto una riflessione su come uscire dalla crisi basandosi proprio su innovazione e cooperazione, grazie a interventi sinergici. Il manager ha incitato ad unirsi per accelerare i processi di digitalizzazione e per uscire vincenti e più resilienti dalla crisi: nessuno riuscirà a salvarsi da solo, per questo alle innovazioni tecnologiche va affiancato un grande lavoro di squadra.

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domenica 7 giugno 2020

Facebook: aggiunta una funzione per ripulire la bacheca da post del passato

Novità per il social network Facebook: in questi giorni sarà più facile ripulire la bacheca, e la propria immagine, da foto, video e frasi che non vogliamo più vedere o far vedere e che fanno parte del passato. Il social network ha infatti introdotto una nuova sezione, chiamata Manage Activity, che consente di nascondere o cancellare in blocco i vecchi post.

Per quel che riguarda la nuova sezione, consente di gestire da un unico luogo quello che compare sulla bacheca. I vecchi post che si vogliono conservare come ricordo ma non far vedere agli altri, ad esempio alcuni del periodo scolastico, possono essere archiviati. I post di cui ci si vuole sbarazzare, invece, possono essere buttati nel cestino, dove resteranno per 30 giorni prima di essere eliminati. In questo modo l'utente ha un mese di tempo per ripensarci.
 Per semplificare la messa a nuovo del profilo, spiega ancora Facebook, si potrà agire su molteplici post in una sola volta, decidendo ad esempio di eliminare tutti quelli pubblicati in un determinato lasso di tempo.

sabato 6 giugno 2020

Mercato mondiale di pc e tablet: consegne in calo del 7% nel 2020

(Ansa)
Il mercato mondiale dei pc e tablet, a causa della recessione globale innescata dalla pandemia, chiuderà il 2020 con consegne in calo del 7%, dai 395,6 milioni del 2019 a 367,8 milioni quest'anno. A dichiararlo gli analisti di Canalys, secondo cui l'andamento sarà piatto nel 2021 per poi registrare una crescita del 2% nel 2022.

Sebbene il mercato dei Pc sia stato sconvolto dall'impatto del Covid-19, il peggio è alle spalle. Per gli esperti, infatti, le flessioni che si registreranno nel secondo, terzo e quarto trimestre saranno inferiori rispetto a quella, più marcata, vista nel primo trimestre. Ad affievolire il calo contribuiscono due fattori principali: la ripresa della catena di produzione e approvvigionamento in Cina, e la domanda di dispositivi per il telelavoro e la didattica a distanza.

venerdì 5 giugno 2020

Bollette della luce gonfiate: cinque consigli per evitare fatture elevate

A partire dal primo aprile l'Arera, l'Authority di settore, ha rivisto al ribasso le tariffe della luce per il secondo trimestre del 2020 (-18,3%) per i clienti in regime di maggior tutela. Dunque almeno per il mercato tutelato, le bollette dell'energia elettrica dovrebbero essere più leggere. Ma ciò non sempre accade. Come mai? La fattura della luce potrebbe essere gonfiata rispetto ai consumi reali. SOStariffe.it ha stilato un elenco di cinque regole d'oro per smascherare i costi aggiuntivi e accertarci così di star pagando il giusto.

I consumi si controllano così

Anzitutto è buona norma imparare a leggere con attenzione la bolletta, per evitare di pagare ciò che non si deve, anche se siamo passati al mercato libero e abbiamo sottoscritto un'offerta luce conveniente. Teniamo conto che tra le voci di costo riportate sulla fattura ce ne sono alcune fisse:
- il costo della materia prima, deciso dal fornitore di energia e indicato sul contratto firmato;
- la spesa per trasportare l'energia dalle centrali a casa;
- quella per lettura e gestione del contatore, che cambia con i consumi;
- gli oneri di sistema.
A queste voci costanti si aggiungono poi diverse imposte, come l'IVA e le accise a cui di recente si è aggiunto il canone RAI che costa 90 euro all'anno, ma si paga 9 euro per volta in 10 mesi.  Le bollette hanno un genere una periodicità bimestrale. I consumi riportati devono essere effettivi, cioè corrispondere ai valori riportati dal contatore.

Ricordarsi di comunicare l'autolettura

Le fatture potrebbero non essere 'fedeli' all'energia effettivamente consumata, ma basarsi invece su un calcolo presuntivo dell'energia stimata nel periodo considerato. I consumi riportati in bolletta infatti, possono comprendere sia i kWh effettivamente impiegati che quelli solo stimati.
Per scoprirlo dobbiamo tenere sotto controllo il contatore. Il modo per farlo è l'autolettura: ovvero comunicare al fornitore i dati riportati volta per volta sul nostro contatore. Controllare ogni bimestre il contatore ci aiuterà ad accorgerci se i valori riportati in bolletta non corrispondono al consumo reale. Se dovessimo notare delle difformità, rivolgiamoci al servizio clienti del nostro fornitore per farci inviare una nuova bolletta con i consumi effettivi. Pretendiamo inoltre il rimborso delle somme versate per errore. 
Ad oggi i contatori della luce sono in molti casi smart meter, cioè contatori elettronici tele-gestiti, letti a distanza dal fornitore. Ce ne sono in servizio oltre 35 milioni. Se disponiamo di un contatore elettrico telegestito non dobbiamo comunicare nessuna lettura, poiché lo smart meter trasmette i dati rilevati in tempo reale ogni quarto d’ora e le fatture sono emesse in base ai consumi effettivi. Ad ogni modo se vogliamo leggere quanto stiamo consumando, la gran parte dei modelli di contatore elettronico dispongono di un tasto grigio vicino al display, premendo il quale si potranno visualizzare il codice cliente, la potenza massima del contatore, e i dati di consumo in corrispondenza dei simboli A1, A2 e A3 che indicano la quantità di energia usata nelle varie fasce orarie (rispettivamente F1, F2 ed F3). 
Se in casa abbiamo ancora il vecchio contatore tradizionale, invece, è importante ricordarsi di comunicare le cifre prima della virgola. Tutti i gestori mettono a disposizione appositi canali per trasmettere i dati rilevati: un numero telefonico, un’app per tablet e smartphone oppure un’area del proprio sito.

È la tariffa giusta per noi? Verificare il profilo di consumo

Al momento della firma del contratto ci viene assegnato un profilo di consumo, che poi ritroveremo riportato in bolletta, insieme al tipo di offerta sottoscritta, alla tensione della fornitura elettrica e alla potenza impegnata.
In genere si distingue tra uso domestico residente e non residente. Tuttavia il profilo che è stato selezionato in fase di firma del contratto potrebbe non essere applicato correttamente. Se le condizioni non vengono rispettate dobbiamo inviare un reclamo al fornitore. Al reclamo si dovranno allegare i documenti che attestano l'assegnazione del profilo a cui facciamo riferimento. Potremmo inoltre anche esigere un eventuale rimborso del prezzo ingiustamente pagato per l'errore del fornitore.

Come scoprire il fornitore non sta ai patti

Al pari del profilo di consumo, è importante controllare anche l'applicazione di tutte le altre clausole del contratto. Se ad esempio abbiamo stipulato un contratto di fornitura di energia con tariffa monoraria e nella bolletta ritroviamo la ripartizione dei consumi su due fasce orarie, allora c'è evidentemente un errore di applicazione delle clausole del contratto. Non ci resta che rivolgerci al servizio clienti del nostro fornitore o inoltrare un reclamo.
Bollette prescritte in 2 anni
A partire dal 2019 le bollette della luce si prescrivono in due anni e non più in cinque. Il diritto al pagamento del corrispettivo da parte del fornitore dunque viene meno passati i due anni dall’emissione. Se il fornitore ci richiede arretrati più vecchi di 24 mesi non siamo tenuti a pagare, né la compagnia potrà sospendere l'erogazione dell'energia per morosità. In caso in cui si riceva in bolletta la richiesta di pagare un importo caduto in prescrizione, bisognerà inviare un reclamo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Usare un comparatore per passare al mercato libero

Se rispettare tutte queste regole non basta ad alleggerire le nostre bollette, potrebbe essere una buona idea passare a un fornitore del mercato libero, abbandonando la maggior tutela. Una volta individuato il nostro consumo annuo di energia, che di solito è riportato in bolletta, possiamo avvalerci di un comparatore online, come il tool di SOStariffe.it per le offerte luce https://www.sostariffe.it/energia-elettrica/ consultabile anche sullo smartphone grazie all’applicazione SOStariffe.it per dispositivi mobili https://www.sostariffe.it/app/ . Il principale vantaggio è il risparmio di tempo e anche di denaro. In seguito alla ricerca, un unico quadro sinottico ci restituisce in pochi minuti tutte le proposte più convenienti.