giovedì 30 aprile 2020

Phishing e spam in tempi del nuovo coronavirus

Negozi e ristoranti chiusi, hotel vuoti, la pandemia del Covid-19 ha paralizzato in gran parte la Germania nelle ultime settimane e molte piccole e medie imprese sono in grave squilibrio. Ma, come è noto, "il bisogno aguzza l'ingegno" e così tanti imprenditori hanno trasferito le loro attività su Internet dove non c’è nessun virus, almeno nessuno che sia dannoso per il corpo umano. E anche i clienti - di fronte alle porte chiuse dei negozi - stanno trasferendo i loro acquisti sul World Wide Web. Ciò ha conseguenze: secondo i provider di posta WEB.DE e GMX, che appartengono al gruppo 1 & 1, l'uso della posta elettronica è aumentato di un enorme 40 percento dall'inizio della crisi Corona, le e-mail di acquisto sono aumentate di oltre il 30 percento.

Questo sviluppo in linea di principio non sarebbe un problema, ma i truffatori intraprendenti sfruttano la situazione attuale abusando della fiducia dei destinatari. Una ricerca su Google per i termini "email" e "corona" porta quasi esclusivamente a risultati che trattano di phishing. Ad esempio, il centro di consulenza per i consumatori ha recentemente avvisato di un'email di phishing che apparentemente proviene dal banco Sparkasse. I clienti erano invitati a fornire delle informazioni personali tramite un collegamento, che finiva immediatamente con i truffatori. I phisher non solo sfruttano il fatto che Corona coltiva sempre di più le relazioni con i clienti per e-mail, ma anche che i destinatari accettano questa forma di contatto comportandosi talvolta in modo poco prudente. Questo è fastidioso per i destinatari di tali e-mail e, nel peggiore dei casi, può davvero costare denaro. L'elevato volume di tali e-mail può anche avere conseguenze per i legittimi mittenti di e-mail se le e-mail di phishing vengono inviate a loro nome, come nel caso sopra menzionato.
Un secondo problema è lo spam. Le e-mail con offerte discutibili di maschere respiratorie o di disinfettanti, ad esempio, usano le paure dei destinatari per i loro scopi. Sono già apparse anche e-mail di spam per conto dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Anche i provider di cassette postali lo hanno riconosciuto e stanno implementando le loro regole antispam in modo ancora più rigoroso. Inoltre, un fatto molto importante per i mittenti: una volta atterrato nella cartella spam di un destinatario, in futuro non arriveranno nella cartella della posta in arrivo dello stesso destinatario. In questo contesto, è particolarmente importante che i mittenti aderiscano rigorosamente a determinate regole in modo che anche le loro mail vengano recapitate.
Le piccole e medie imprese in particolare, che hanno spostato le loro attività commerciali su Internet di fronte alla crisi e stanno inviando sempre più e-mail, spesso non hanno idea di come proteggersi dall'uso improprio di attacchi di phishing e di evitare di perdere la loro buona reputazione come presunti spammer. La Certified Senders Alliance (CSA), un progetto di white list dell'eco - Verband der Internetwirtschaft e.V. in collaborazione con la German Dialog Marketing Association (DDV), si è prefissato l'obiettivo dichiarato di aumentare la qualità delle e-mail commerciali e quindi di aumentare la consegna e proteggere la reputazione dei mittenti. Gli esperti di posta elettronica CSA raccomandano alle aziende di rispettare i seguenti cinque principi di base per proteggere la loro identità online e per garantire che le loro e-mail finiscano nella cassetta postale del destinatario, oggi e in futuro.

Ecco qui i consigli:

Utilizza solo indirizzi di alta qualità
Includi solo gli indirizzi nella tua mailing list che hai generato legalmente, dei quali sai che le persone vogliono avere le tue informazioni e il cui consenso puoi dimostrare in qualsiasi momento. Questo non solo ti dà la sicurezza legale, ma protegge anche la tua reputazione e stabilisce il rapporto di fiducia con i tuoi clienti. Un piccolo distributore con indirizzi di alta qualità è meglio di un grande distributore con indirizzi da fonti discutibili. Assicurati di utilizzare la doppia procedura di opt-in. In caso di dubbio, devi essere in grado di dimostrare chiaramente in ogni momento che hai la dichiarazione di consenso di ogni persona a cui hai inviato un'email. E con il doppio opt-in (DOI) sei al sicuro.

Presta attenzione a un'impressione professionale
Anche la scelta delle immagini e parole nelle e-mail è importante. Immagini o pulsanti scarsamente risolti o una riga del soggetto insignificante lasciano un'impressione generale negativa. Assicurati assolutamente che tutti i link nella tua e-mail funzionino e osserva le "regole del gioco": ogni link dovrebbe riflettere le informazioni pubblicizzate. Quando si tratta del tuo quadro generale, assicurati che ti faccia sentire sicuro e non copra solo ciò che è legalmente necessario.

Parla chiaramente
Sii onesto, anche quando si tratta di attirare nuovi abbonati alla tua newsletter. Dì quello che vuoi con parole chiare e comprensibili, senza "nascondere" la tua richiesta di consenso pubblicitario. Il destinatario lo noterà al più tardi quando riceve una newsletter che non ha richiesto consapevolmente e quindi infastidito annulla la iscrizione - o peggio - contrassegna la tua e-mail come spam. Stabilisci una relazione per il destinatario in modo che sappia perché e su quali basi stai comunicando con lui. Imposta una chiara aspettativa per il destinatario scegliendo un oggetto che può essere trovato anche nel contenuto dell'e-mail. E se possibile, rivolgiti personalmente al destinatario.

Attenzione al phishing
Proteggi te stesso e il tuo marchio dall'uso improprio del phishing mediante autenticazione. Quando si inviano e-mail, fare affidamento sugli standard Sender Policy Framework (SPF), Domain Keys Identified Mail (DKIM) e autenticazione, report e conformità dei messaggi basati su dominio (DMARC). Con l'aiuto di DMARC, (SPF) e (DKIM) hai la possibilità di rendere le tue e-mail chiaramente riconoscibili per un provider di cassette postali e allo stesso tempo di determinare come dovrebbe gestire le e-mail che presumibilmente hai ricevuto. Di conseguenza, le e-mail di phishing possono essere identificate e filtrate in modo affidabile prima che raggiungano il destinatario e causino possibili danni al cliente.

Cerca dei partner utili
Non hai mai sentito parlare di termini come SPF, DKIM e DMARC? Finora hai inviato solo singole e-mail, ma vorresti espandere la tua comunicazione e-mail nella situazione attuale? La spedizione su larga scala richiede il rispetto di ampi standard per le e-mail transazionali (ad es. fatture, conferme d'ordine, ecc.) e newsletter. La CSA – Certified Senders Alliance - ha riassunto gli standard tecnici e legali necessari nei criteri CSA. Stai pensando di ricevere la tua e-mail tramite un fornitore di servizi e-mail? Gli speditori certificati dal CSA si sono impegnati a rispettare i criteri CSA e quindi uno standard molto elevato. Puoi trovare mittenti certificati qui: https://certified-senders.org/participants/

Se il tuo fornitore di servizi di posta elettronica (ESP) offre l'opzione, utilizza un circuito di feedback. Quindi riceverai feedback dal tuo provider sui destinatari che classificano la tua posta come spam o posta indesiderata. Questo ti aiuta anche con l'igiene dell'elenco, ovviamente solo se rimuovi immediatamente gli indirizzi pertinenti dal tuo elenco. Nella biblioteca della CSA troverai anche ulteriori articoli informativi sulle sfide attuali.

Link:
https://certified-senders.org/library/

mercoledì 29 aprile 2020

Internet casa: connessioni più lente durante il lockdown (-24%), ma in generale velocità aumentata del 2019 (+32%)

Nel 2020 la velocità della connessione domestica in Italia è cresciuta del 32%. In media nei primi quattro mesi del nuovo anno quasi tutte le regioni italiane, Campania e Lazio in testa, raggiungono tempi di download più alti rispetto allo stesso periodo del 2019. Fatta eccezione per Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta. Se si considera tuttavia il periodo di lockdown, rispetto ai mesi precedenti, le velocità hanno subito quasi dappertutto una battuta d'arresto (-24,28% in meno). Anche se, durante le settimane di quarantena, molte più famiglie dichiarano di navigare a 100 mega (probabilmente con una connessione a fibra ottica). L'ultimo studio dell'osservatorio SOStariffe.it ha passato in rassegna la velocità della connessione di casa durante i primi mesi del 2020, in tutte le regioni d'Italia, ponendo i dati a confronto con lo stesso periodo del 2019. E osservando anche come il lockdown abbia inciso sui tempi di download.

I dati rilevati dal tool ‘Speed test’ SOStariffe.it 

L'indagine SOStariffe.it si è avvalsa dei dati medi di velocità in download, espressa in Mb/s, rilevati in tutte e venti le regioni della penisola grazie agli speedtest rilasciati al comparatore offerte internet casa di SOStariffe.it . Il periodo preso in esame comprende i primi quattro mesi dell'anno 2020, posto a confronto con i primi quattro mesi del 2019. 
L'analisi si è soffermata anche nel rilevare le variazioni tra il periodo precedente al lockdown (nelle settimane tra il 9 gennaio e il 27 febbraio) e durante il periodo di quarantena a casa (dati stimati tra il 9 marzo e il 27 aprile). Infine si è registrato anche l'incremento di utenti che durante il lockdown hanno dichiarato di navigare da casa a una velocità di almeno 100 mega, con tutte le tecnologie di connessione che a oggi garantiscano queste performance, compresa la fibra ottica.

Internet casa: nel 2020 molto più veloce del 2019. In testa Campania, Lazio e Umbria

Se esaminiamo l'andamento generale della velocità di download da casa, confrontando i primi quattro mesi di quest'anno con lo stesso periodo del 2019, emerge che in generale la velocità è cresciuta quasi dappertutto. Si è passati infatti da una velocità di download media di 33,06 megabit al secondo a 43,65 mb/s, con un incremento del 32,03%.
La velocità non è cresciuta in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, tuttavia. Nella classifica delle regioni d'Italia più rapide sul web ne svettano tre. Al primo posto troviamo la Campania, con tempi di download da record. Se nel 2019 ci si accontentava di 35,34 mb/s, quest'anno si viaggia attorno a 64,9 mb/s (+83,64%). A seguire c'è il Lazio. Anche qui la velocità ha fatto rilevare un'impennata del 70,51% (dai 30,42 mb/s del 2019 ai 51,87 del 2020).  L'Umbria ne eguaglia i progressi (+70,06%), seguita dal Molise, che pur viaggiando a ritmi assai più bassi, ha migliorato di tanto le proprie prestazioni (+52,03%).
Se scorriamo i dati delle altre regioni ci accorgiamo che quasi tutte hanno migliorato i tempi di download nel corso del 2020. Restano indietro solo tre territori. La Sardegna ha compiuto un minimo regresso (-2,21%). Va peggio anche in Friuli Venezia Giulia (-24,69%). Ma in assoluto la regione con performance più scadenti rispetto al 2019 è la Valle d'Aosta (-63,75%). Qui infatti si è scesi da una velocità media in download di 39,45 mb/s a soli 14,3 mb/s.

Durante il lockdown tempi dilatati di connessione quasi ovunque

Purtroppo durante le settimane di lockdown (dal 9 marzo al 27 aprile) la velocità delle connessioni domestiche ha subito un generale rallentamento, che a un primo sguardo potrebbe essere ricondotto a un picco di accessi contemporanei. Le regioni che hanno subito i maggiori rallentamenti sono state: Emilia Romagna (-46, 26%), seguita da Umbria (- 43, 83%) e Sicilia (-40,15%). Velocità in calo anche in tutte le altre regioni. 
Si registrano tuttavia alcuni territori in controtendenza. Regioni che durante le stesse settimane hanno potuto contare su una velocità di connessione anche migliore. 
Se in alcuni casi parliamo di minimi progressi, come Liguria (+2,61%), Campania (+3,91%) e Puglia (+6,01%), ci sono alcune regioni che, a sorpresa, sono riuscite a navigare molto più velocemente. È il caso della Valle d'Aosta, passata da una velocità di 11,74 a 13,62 mb/s (+16,1%) ma soprattutto del Molise, che da 20,66 mb/s è schizzata a 30,69 mb/s (+48,55%), registrando un progresso significativo.

Connessione a 100 mega: la fibra comincia a prender piede

Con il lockdown diverse famiglie hanno anche deciso di migliorare la qualità della connessione di casa. Optando per una promozione che consenta loro di navigare a una velocità nominale di 100 mega, comprese le offerte per l’accesso alla fibra ottica. In base alle dichiarazioni rese in fase di speed test, i territori in cui si è deciso di passare a una tecnologia più performante rispetto ai mesi precedenti il lockdown sono: Friuli Venezia Giulia (+187,50%), Puglia (+180%), Veneto (+153, 25%), Campania (+125,25%), Abruzzo e Basilicata (+100%).
Per vagliare con disinvoltura tutte le offerte sul mercato ci si può avvalere dell'ausilio dello strumento di comparazione delle tariffe ADSL e fibra ottica di SOStariffe.it, che è stato anche impiegato per realizzare questa indagine. Un tool semplice e intuitivo il quale consente di confrontare tutte le proposte delle principali compagnie attive in Italia: https://www.sostariffe.it/internet-casa/
Inoltre, grazie all’App SOStariffe.it, scaricabile gratis da iOS e Android store, è possibile anche ricevere consigli di risparmio "su misura" dagli esperti del comparatore per mezzo della funzione "Scatta e risparmia". Funziona così: basta fotografare la bolletta di fibra o Adsl tramite l’applicazione. Un esperto di SOStariffe.it ci contatterà per proporci una soluzione di risparmio pensata per noi: https://www.sostariffe.it/app/

martedì 28 aprile 2020

Facebook: arriva "Messenger Rooms", il nuovo servizio di videochiamate di gruppo multipiattaforma

Grandi novità per il social network Facebook: è stato lanciato un nuovo servizio di videochiamate di gruppo multipiattaforma. Si chiama "Messenger Rooms" e dà modo all'utente di creare una stanza in cui entrare da Facebook, Messenger e, a breve, da WhatsApp, Instagram Direct, Portal (lo schermo smart di Facebook), e anche senza avere un account. Disponibile da subito in Italia, che avuto priorità per via del coronavirus, consente di fare videochat tra 16 persone, che in futuro saliranno a 50.

Presentato da Mark Zuckerberg, Messenger Rooms è utilizzabile per scuola e lavoro ma si pone come luogo in cui incontrare gli amici, grazie anche alla presenza di filtri e alla possibilità di personalizzare la location, dalla spiaggia a una festa di compleanno, con realtà virtuale e aumentata.
Inoltre, Facebook ha presentato una serie di novità per "aiutare le persone a restare connesse", che si sposano con il periodo di quarantena e il distanziamento sociale che ha fatto crescere i numeri della compagnia.
In Italia le chiamate di gruppo su Messenger e WhatsApp sono aumentate, in termini di tempo, di oltre il 1.000%, e le visualizzazioni delle dirette - Instagram e Facebook Live - a fine marzo sono raddoppiate nell'arco di una settimana, con gli utenti che usano i live per gli scopi più disparati, dalle lezioni di fitness alle ricette, fino alle funzioni religiose.
Su WhatsApp la novità, già trapelata, è l'ampliamento delle videochat, che passano da 4 a un massimo di 8 partecipanti. Più interessanti i nuovi sviluppi su Facebook, come le dirette in cui invitare un ospite, gli Eventi che sono solo online e che ospitano anche i live, con le Pagine che possono chiedere un accesso a pagamento per vedere le dirette (un concerto, una lezione o un corso ad esempio). 

lunedì 27 aprile 2020

Recensione Acer Nitro 5

Situazione: sei un gamer incallito e hai necessità di vivere le tue esperienze video-ludiche in maniera intensa e al massimo della qualità? Acert Nitro 5 potrebbe fare al caso tuo. Scopri tutti i suoi punti di forza.
L’Acer Nitro 5 da 17.3 pollici offre qualcosa in più ai laptop da gioco entry-level e non solo perché ha un display più grande. Lo schermo, infatti, costituisce sicuramente parte del suo fascino. La maggior parte dei portatili da gaming – ad un prezzo abbordabile – ha un display da 15,6 pollici, lo schermo più grande dell’Acer invece ti consente di immergerti e di perderti in qualsiasi mondo ti trovi.

Acer Nitro 5: cosa offre
Sia se corri all’impazzata per le strade bagnate dalla pioggia di Palm City in Need for Speed Heat che quando ti nascondi in un cassonetto in Retail Row a Fortnite o prendendo in giro i peggies in Far Cry 5, il risultato finale resta il medesimo: gameplay più coinvolgente su ogni fronte considerabile. Lo schermo si presenta più luminoso rispetto ad altri modelli dello stesso prezzo, idem per le prestazioni visive generali e la saturazione dei colori.
I giochi risultano fluidi anche con una risoluzione di 1089p con una qualità alta in svariate occasioni. La frequenza dei fotogrammi è di poco inferiore ai 60 al secondo, per i giochi più impegnativi con impostazioni elevate. Ma se, in futuro, avrai bisogno di più spazio, il consiglio è cercare un portatile da gaming che disponga di una GXT 1660 Ti, oppure una GeForce RTX 2060 che, senza dubbio, non troverai a questo prezzo.
Sebbene non sia possibile aggiornare la grafica, rinforzare la memoria e l’archiviazione non rappresentano un problema. Dovrai rimuovere circa una dozzina di viti e sollevare con cura la parte inferiore del pc, in questo modo potrai aggiungere un massimo di 32 GB di RAM. Inoltre esistono un secondo slot SSD PCIe M.2 (Gen3 x4) e lo spazio per un disco rigido utilizzando il kit di aggiornamento e il cavo inclusi. Infine, come qualsiasi laptop da gioco degno di nota, troverai svariate porte per l’espansione esterna.
Sfortunatamente, il jack di alimentazione è in una posizione un po’ scomoda, ragion per cui il cavo di alimentazione si trova sempre un po’ in mezzo. Un’altra pecca è la batteria: avrai quasi sempre bisogno di essere collegato, e non solo per i giochi, perché la durata dei test video in streaming è stata di 5 ore e 40 minuti.
Il design di Acer Nitro 5, considerando anche il prezzo, è piuttosto notevole. È relativamente sottile e leggero per essere un laptop da gaming da 17 pollici ed è principalmente realizzato in plastica. La tastiera è comoda sia per digitare che per giocare, ma i simboli rossi sui tasti neri possono essere difficili da leggere senza la retroilluminazione. Acer ha effettuato qualche spostamento, rispetto alla disposizione tradizionale dei tasti, quindi potrebbe essere necessario un po ‘di tempo per adattarsi. Tra questi, annoveriamo la ricerca del pulsante di accensione, nascosto in un angolo in alto a destra.
Acer ha aggiunto una chiave dedicata all’avvio del suo software NitroSense (è dove si trova in genere la chiave di blocco del numero del tastierino numerico). Premi il pulsante e avrai accesso diretto ai controlli della ventola, ai piani di alimentazione e al monitoraggio del sistema. Puoi anche aprirlo per regolare i profili audio adatti a diversi tipi di giochi, musica o film.

Acert Nitro 5 – Considerazioni finali

Pro:
Display immersivo da 17,3 pollici
Memoria e archiviazione facilmente aggiornabili
Facile accesso ai controlli di alimentazione e raffreddamento

Contro:
I simboli della tastiera possono essere difficili da leggere
Presa di corrente in un punto scomodo

Considerazione finale: Se la tua ricerca è mirata ad uno schermo importante a poco prezzo, Nitro 5 da 17,3 pollici è il migliore offerente. In conclusione, le prestazioni fluide di questo laptop ti regalano un’esperienza di gioco coinvolgente superiore al suo prezzo.

Link:

domenica 26 aprile 2020

Coronavirus: lo sviluppatore lavorerà da remoto anche dopo l'emergenza

MILANO. L'emergenza Coronavirus ha cambiato in modo netto il modo di lavorare per moltissime persone. Tante aziende che non avevano sperimentato in alcun modo lo smart working si sono infatti trovare a dover improvvisare dall'oggi al domani delle forme importanti di lavoro agile, coordinando i propri dipendenti affinché lavorassero dalle proprie abitazioni.

Da svariate parti questa crisi planetaria è stata vista come un'opportunità per far capire alle aziende i concreti vantaggi dello smart working, come per esempio l'aumento della produttività, l'incremento della fiducia all'interno dei team, la garanzia di un lavoro ininterrotto e via dicendo.
Ma cosa resterà di tutto questo una volta passata la crisi sanitaria in corso? Si tornerà alla normalità, oppure il remote working resterà una componente chiave? Nel caso degli sviluppatori informatici, molto probabilmente non assisteremo a netti passi indietro.
A puntare il dito verso questa voglia di mantenere in essere i principi del lavoro da remoto è un'indagine condotta da Codemotion, la quale ha preso in esame oltre 2.000 sviluppatori tra developer d'azienda e liberi professionisti, in 30 Paesi diversi (con una larga fetta di intervistati provenienti da Italia, Germania e Spagna). Stando a questa survey, l'85% degli sviluppatori sostiene che il potenziamento dei servizi di remote working sarà la priorità massima per i prossimi mesi. Di più: la medesima percentuale si augura che il remote working resti come un elemento basilare del lavoro del developer.
"L'emergenza Covid-19 ha portato l'ambiente lavorativo ben oltre le pareti degli uffici, dando una poderosa spinta allo smart working» spiega Carola Adami, co-founder e CEO della società di head hunting Adami&Associati, aggiungendo che «soprattutto nel caso delle aziende che hanno saputo utilizzare al meglio gli strumenti per il remote working, questa nuova modalità di lavoro diventerà fondamentale e irrinunciabile anche in futuro, quando la crisi sanitaria sarà alle nostre spalle». Il motivo è semplice: come sottolinea l'head hunter, «pur in un periodo delicato, sia i titolari d'azienda che i dipendenti stanno scoprendo i vantaggi del lavoro agile, e non può stupire che, tra i più entusiasti, ci siano proprio gli sviluppatori informatici".
Come cambierà, quindi, il modo di lavorare per gli sviluppatori di domani?
"La possibilità ormai comprovata di lavorare da remoto in modo efficace, e in certi casi in modo significativamente più produttivo» spiega l'head hunter «apre la porta a offerte di lavoro a livello internazionale, senza per questo dover pensare obbligatoriamente a un trasferimento. Uno sviluppatore talentuoso potrebbe infatti decidere di lavorare per uno dei più grandi poli tech del mondo, a San Francisco come a Berlino, senza considerare un trasloco: le nuove tecnologie e le norme sempre più accomodanti sul fronte dello smart working permettono di pensare al futuro del lavoro in questi termini".

sabato 25 aprile 2020

Emergenza Covid-19: la rivincita dei negozi di quartiere contro i colossi alla Amazon

ROMA. L'emergenza sanitaria in corso a causa del Coronavirus vede la rinascita dei piccoli negozi di quartiere. Una volta snobbati e condannati alla chiusura oggi ci siamo tutti resi conto della loro importanza. I cosiddetti negozi di vicinato sono oggi più importanti che mai, per il loro prezioso servizio alla comunità.

In questa fase di emergenza molti non possono più fare la spesa al solito ipermercato e da qui l'importanza di avere un negozio sotto casa, a portata di mano.
Negozi che si sono attrezzati al meglio per sopperire alle esigenze dei cittadini, organizzando anche la spesa a domicilio per chi non poteva o non voleva uscire di casa.
La spesa online all'interno dello stesso comune ha visto un vero e proprio boom nelle ultime settimane, arrivando a fatturare cifre da capogiro: basti pensare che la Nielsen ha registrato nella sola settimana di Pasqua un incremento del 178,1%.
Rimaneva però il problema di collegare i piccoli negozi con le persone a casa, e gestire gli ordini, i pagamenti e le consegne.
Ad aiutare i piccoli negozianti e consumatori è stato Ivan Laffranchi, programmatore e imprenditore digitale, che per far fronte all’emergenza legata al Covid-19 ha creato un servizio per aiutare i piccoli negozianti di paese, e quartiere, paralizzati dal lockdown, ad organizzarsi per la spesa online.
È nata così SpesaRossa.it, la piattaforma italiana per la spesa online locale, che ha raccolto centinaia di ordini in poche settimane dall'inizio delle attività, in piena emergenza da Covid-19. 
Ivan ha messo in piedi il servizio in sole 48 ore lavorando giorno e notte, e dopo il forte interesse riscosso sin dalla ‘prima versione di emergenza’,  che ha visto picchi di oltre 1.000 utenti al giorno, SpesaRossa ora ha rilasciato questa settimana una seconda versione in grado di valorizzare maggiormente i prodotti dei negozianti, servire un traffico ancora più importante e raccogliere recensioni certificate sulla qualità dei prodotti.
Il servizio nato inizialmente a Torino ora si sta rapidamente espandendo su altre città come Bologna e Napoli.
Per Ivan il successo della piattaforma il successo della spesa online è legato alla facilità di utilizzo della piattaforma da lui creata, sia per il negoziante che per il cliente: "Il negoziante è in grado di raccogliere il primo ordine in meno di 3 minuti, mentre il consumatore può fare ordini senza mail e senza alcuna registrazione. La piattaforma è nata per aiutare i negozianti ad affrontare la grave crisi attraverso una rapida digital transformation".
Sulla piattaforma sono presenti macellerie, negozi alimentari, banchi ambulanti di prodotti per la casa, pescherie, pasticcerie, produttori di birre artigianali, gastronomie, ristoranti e vivai che ogni giorno ricevono ordini dai loro clienti abituali e da nuovi clienti.
"Da un progetto di emergenza per aiutare i negozianti potrebbe essere nata la risposta dei piccoli commercianti locali per far fronte alla concorrenza dei grandi marketplace come Amazon" dice ancora il founder di SpesaRossa.it.
Attualmente la piattaforma ha più di 70 negozi attivi con una crescita organica giornaliera del 5% e decine di ordini gestiti ogni giorno, con un tempo medio di presa in carico dell’ordine di 52 minuti. 
Per i negozianti di quartiere SpesaRossa.it è una sorta di "braccio digitale" per affrontare un cambiamento che fino a ieri era stato trascurato e che oggi potrebbe diventare indispensabile per la loro sopravvivenza.
Per i consumatori d'altro canto è la possibilità di evitare lunghe code, ordinando in qualunque momento del giorno e della notte per poi recensire l’ordine ricevuto dopo 1 ora.

venerdì 24 aprile 2020

Motorola: svelati i nuovi smartphone Edge e Edge+

(Ansa)
Novità in casa Motorola: vengono, infatti, svelati i suoi nuovi smartphone top di gamma. Si tratta dell'Edge e dell'Edge+, che si caratterizzano per il comparto fotografico performante e una sensibile curvatura dello schermo. 

Per quel che riguarda i due smartphone, montano entrambi uno schermo Oled da 6,7 pollici con aggiornamento a 90 Hz e un piccolo foro dove è alloggiata la fotocamera frontale da 25 megapixel. Il display ha i lati curvati con un'angolazione di quasi 90 gradi, creando due bordi laterali con funzioni personalizzabili. Scorrendo il dito verso l'alto o il basso, ad esempio, si può consultare il pannello delle notifiche o passare da una app all'altra. Quando non si usa il telefono, i bordi si illuminano mostrando lo stato di carica della batteria, chiamate in arrivo, sveglie e notifiche.
Il Motorola Edge+ è il più performante. Il comparto fotografico ha un obiettivo principale da 108 megapixel affiancato da un teleobiettivo da 8 mp, un ultra-grandangolare da 16 mp con Macro Vision e sensore Tof. Registra video in 6K, con stabilizzatore ottico e digitale. Sotto al cofano c'è il processore 5G Snapdragon 865, il migliore di Qualcomm, insieme a 12 GB di Ram e 256 GB di memoria interna. La batteria da 5mila mAh promette un'autonomia di due giorni. Presentato nei colori Smoky Sangria e Thunder Grey, sarà disponibile in Italia a maggio a un prezzo di circa 1.200 euro.
Più economico il Motorola Edge, con processore Snapdragon 765, 4 o 6 GB di Ram e 128 GB di memoria. Sul retro ha una fotocamera principale da 64 mp, un teleobiettivo da 8 mp, un ultra grandangolare con Macro Vision da 16 mp e sensore Tof. La batteria è da 4.500 mAh. Nei colori Midnight Magenta e Solar Black, arriverà a maggio a 700 euro.

giovedì 23 aprile 2020

Negozi chiusi per il lockdown, è boom di acquisti online soprattutto per la telefonia mobile

Chi era abituato ad informarsi online e comprare dal vivo oggi stravolge la propria abitudine di consumo, per un’esperienza 100% digitale. L'impatto del lockdown provocato dall'emergenza coronavirus ha mostrato il potenziale, normalmente sommerso, dei comparatori online, che in condizioni standard sono utilizzati come strumento di info-commerce per il confronto di offerte e servizi. Lo conferma SOStariffe.it, che registra per il segmento Telefonia Mobile un aumento del conversion rate del +60%.
I comparatori online sono solitamente considerati dai consumatori come strumenti di infocommerce, piattaforme dove reperire le informazioni necessarie, per poi finalizzare l'acquisto altrove.

Coronavirus e comparatori: lo scenario

L'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus nel nostro Paese ha determinato la chiusura delle attività commerciali. In questo contesto mutato viene a mancare quello che fino a pochissimo tempo fa era un punto di riferimento per il consumatore: il punto vendita su strada.
In una situazione canonica, infatti, il meccanismo che si attiva è quello del "mi informo online e compro dal vivo": a confermalo è anche il sito AJ-COM.net in base al quale "l’85% delle persone che finalizzano una scelta in negozio aveva prima ricercato informazioni su Internet".
Questo meccanismo ibrido online/offline ha sempre reso molto difficile quantificare a pieno l’efficacia dei comparatori. Di norma, infatti, le aziende e gli addetti ai lavori misurano il canale che finalizza l’acquisto, e quando questo è un canale fisico diventa molto complicato tenere traccia dell’impatto che ha avuto il digital nell’orientare il consumatore verso un acquisto o una sottoscrizione offline.
In emergenza covid-19, invece, la temporanea mancanza del canale fisico spezza il percorso standard di acquisizione di informazioni e successivo momento di acquisto, e lo stravolge, ponendo realtà come i comparatori online in una posizione strategica sotto il profilo delle conversioni. In questo scenario è anche maggiore la responsabilità nella presentazione puntale delle informazioni e dell’agevolazione del processo d’acquisto, laddove consentito.

Il termometro del fenomeno è la Telefonia Mobile. 10 player frammentano il mercato e gli utenti ora sono costretti a comprare online

Un segmento merceologico dove è radicata questa abitudine di informarsi online per poi comprare altrove è la Telefonia Mobile, dove i comparatori giocano un ruolo chiave.
Negli ultimi anni infatti il numero di operatori sul mercato è aumentato notevolmente, arrivando a 10 player solo tra i più importanti per numero di clienti. Oltre agli "operatori tradizionali" Iliad, TIM, Vodafone, e WindTre, abbiamo "operatori virtuali" come Kena Mobile, Fastweb Mobile, Ho. Mobile, Poste Mobile, Tiscali Mobile, Very Mobile. Tutti propongono diverse tariffe, di solito con moltissimi Giga inclusi, e tutti hanno condizioni e prezzi differenti.
Come trovare dunque la tariffa adatta alle proprie esigenze senza inutili costi? Per rispondere a questa domanda, gli utenti sarebbero costretti a navigare almeno 10 siti internet differenti e a reperire moltissime informazioni, organizzate in modo ogni volta diverso. Per questo motivo il comparatore di telefonia mobile di SOStariffe.it si conferma, anche in emergenza COVID-19, il settore del sito con più visitatori e maggior numero di pagine viste. Lo strumento permette infatti di confrontare le tariffe di tutti i player in modo semplice e veloce.
Ora, in condizioni normali gli utenti avrebbero utilizzato il comparatore per scegliere il proprio piano SIM ma, in moltissimi casi, avrebbero poi preferito acquistare dal vivo, per due motivi principali: prima di tutto perché è ancora piuttosto macchinoso il processo di riconoscimento dell’identità dell’intestatario SIM, indispensabile per rispettare la legge Pisanu sull’antiterrorismo; in secondo luogo perché è più complesso acquistare online uno smartphone abbinato al proprio piano mobile.
Molto più comodo dunque recarsi in uno delle migliaia di punti vendita e uscire dal negozio con il nostro piano SIM più smartphone. In questo modo il servizio di confronto e selezione delle tariffe offerto dal comparatore online non poteva essere tracciato e valorizzato a pieno, fino all’emergenza Covid, appunto.
Ne sia prova il fatto che il Conversion Rate tra click e sottoscrizione, e cioè il rapporto tra quante persone hanno scelto una tariffa su SOStariffe.it e quante l’hanno poi sottoscritta online, è salito del +60% nel mese di Marzo rispetto a Febbraio. A parità di visitatori del comparatore di telefonia mobile e a parità di utenti che cliccano su una tariffa dopo averla scelta sono dunque cresciuti di oltre la metà quelli che poi effettivamente la sottoscrivono online. Semplicemente perché ora non è più possibile concludere in negozio l’esperienza d’acquisto iniziata su internet. Possiamo dedurre da questi numeri che oltre la metà degli utenti che scelgono quale tariffa sottoscrivere su SOStariffe.it, in condizioni normali vanno poi ad acquistare tale tariffe nei canali fisici.

Utenze e servizi attivati online: i settori interessati. Internet e modem su tutto, ma anche bollette in generale

Ci sono alcuni settori che hanno subito un incremento più significativo in questo periodo: sul fronte della Telefonia Mobile il bisogno si è spostato su piani mensili con Giga illimitati inclusi, da poter utilizzare come hotspot per connettersi ad altri dispositivi elettronici.
Il bisogno di connessioni Internet più stabili per affrontare la quarantena a casa ha portato anche a una maggiore ricerca nel settore Internet casa, oltre che in quello dell'energia elettrica, per risparmiare sulle bollette.
Crescono dell'84,6%, infatti, i visitatori che ha marzo hanno cercato offerte di tipo Internet fisso, mentre per quanto riguarda la ricerca di tariffe più convenienti su luce e gas l'incremento è stato del 15%.
Oltre che a un maggiore interesse nei confronti delle offerte Internet casa, si è assistito a un'impennata delle ricerche relative ai prodotti correlati. In particolar modo, in concomitanza a una maggiore presenza online a livello globale, con ovvi rallentamenti della rete e delle potenzialità della banda larga, SOStariffe.it rileva un aumento verticale della necessità di trovare modem più performanti o di strategie per rafforzare il segnale del Wi-Fi, tanto da pensare a collaborazioni e progetti mirati e dedicati al mondo dei router e dei dispositivi elettronici legali a Internet per la Casa.
"Ovviamente assistiamo a un forte aumento del bisogno di connettività senza limiti, che si traduce in forti richieste in ambito Adsl e Fibra, ma anche SIM con piani dati con capacità superiore o illimitata, fino ai device per il miglioramento della rete di casa, il tutto dovuto al forte bisogno di navigare con buone performance” dichiara Paolo Benazzi, General Manager BU Telco & Utilities di SOStariffe.it “Oltre a questo picco su un settore specifico, il periodo così difficile che stiamo vivendo ha il potenziale per modificare definitivamente e in favore del digital le nostre abitudini di consumo e di informazione. Registriamo infine una maggior propensione a sfruttare questo periodo per ottimizzare la finanza personale e l’economia famigliare, razionalizzando le proprie spese e dedicando tempo a bollette, fatture e altri aspetti che di solito preferiamo ignorare in favore di attività ben più appaganti".
I comparatori online diventano dunque la risorsa da utilizzare per informarsi, comprare e imparare a risparmiare su fatture e pagamenti. Come per esempio, la possibilità di avere accesso alla comparazione direttamente dallo smartphone, con l'utilizzo di app dedicate, quali quella di SOStariffe.it, scaricabile gratuitamente al link: https://www.sostariffe.it/app/, che permette soprattutto di scattare una foto della propria bolletta e ricevere un checkup gratuito sui nostri consumi e sui costi che affrontiamo.

mercoledì 22 aprile 2020

App di tracciamento contagio: deve essere trasparente, sicura e rispettare i diritti e le libertà delle persone

(Ansa)
"Nelle app di tracciamento bisogna adottare approcci decentralizzati con i dati conservati localmente sui dispositivi. Dovrà essere esclusa la geolocalizzazione e i dati dovranno essere tutti cancellati al termine del periodo di utilità degli stessi ai fini della ricostruzione del contagio" si legge nella lettera aperta scritta dal Nexa Center for Internet and Society del Politecnico di Torino a cui hanno aderito accademici, esperti e scrittori, da Juan Carlos de Martin del Politecnico di Torino a Stefano Zanero del Politecnico di Milano, dal giurista Vladimiro Zagrebelsky allo scrittore ed editorialista Evgeny Morozov. 

"Per essere ampiamente usata dalla popolazione, è essenziale che tale tecnologia sia trasparente, sicura e rispetti i diritti e le libertà fondamentali delle persone. Oltre a decentralizzazione e conservazione dei dati, è necessario che l'uso dell'app sia volontario e libero, nessuna limitazione o discriminazione potrà essere determinata dal mancato utilizzo. Il software delle tecnologie da adottare deve essere disponibile pubblicamente così come il protocollo su cui si basa l'applicazione, i documenti che hanno portato alle scelte dei decisori, incluso il parere del Garante della Privacy e deve essere trasparente il governo complessivo dell'intero processo di tracciamento inserito nelle più ampie strategie di contenimento del virus nella fase 2. Tale tecnologia dovrà essere inserita in una efficace strategia sanitaria ed essere largamente accettata e usata dalla popolazione. Le scelte politiche che faremo in questo particolare momento saranno determinanti nel disegnare domani il rapporto tra cittadini e Stato. Siamo preoccupati che nell'effettiva messa in campo dell'app si possano insinuare interessi che hanno priorità diverse da quella della tutela dei diritti fondamentali dei cittadini" si legge ancora nella lettera.

martedì 21 aprile 2020

App: arriva "Io" per accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione

(Ansa)
Novità tra le app per cellulari: arriva "Io" l'app, unica, per accedere a "tutti i servizi pubblici", in modo "semplice e sicuro", direttamente dallo smartphone. Così viene presentata l'applicazione a cui si lavora da tempo per comunicare con le amministrazioni e pagare tributi in un clic. 

Per quel che riguarda la versione scaricabile dagli store Apple e Google, è disponibile dal weekend, ma ancora nella versione sperimentale, detta "beta", perché, spiegando fonti informate, i servizi pubblici oggi agganciati all'app - attraverso il Pin unico (Spid) o la Carta d'identità elettronica - sono ancora limitati.
D'altra parte la ministra dell'Innovazione, Paola Pisano, aveva annunciato che l'app 'Io' avrebbe rispettato i tempi di lancio, entro questo mese. La fase di test è iniziata la primavera scorsa, su base territoriale, e ora con l'approdo sugli store si entra nel vivo. 

lunedì 20 aprile 2020

Arcuri: "Le aree in cui sperimentare la app di contact tracing saranno una al nord, una al centro e una al sud"

(Ansa)
"Una sana concezione del nostro Paese mi porta a dire che le aree in cui sperimentare la app di contact tracing saranno una al nord, una al centro e una al sud" ha dichiarato il commissario all'emergenza Domenico Arcuri.

"La Bending Spoons ha donato a titolo gratuito la app per il contact tracing al governo. Nessuno qui ci guadagna nulla. L'applicazione sarà solo volontaria, nessuno sarà obbligato a installarla sul telefono mobile. Ci aspettiamo che un numero molto alto di cittadini lo faccia. Gli esperti ci dicono che almeno il 70% della popolazione dovrebbe farlo per dargli un significato importante. L'app sui telefoni dei cittadini garantirà completamente l'anonimato, non ci sarà nessuna finalità diversa. I dati saranno conservati in un server pubblico, sono per definizione criptati, nessuna preoccupazione per un loro maldestro utilizzo. Si usa tecnologia blutooth e non geolocalizzazione, come prevede la legge sulla privacy" ha dichiarato ancora Domenico Arcuri rispondendo in conferenza stampa alla Protezione civile.

domenica 19 aprile 2020

Tecnologia: i trend digitali del 2020

L’asset tecnologico in azienda è un territorio continuamente esplorato dai singoli ruoli professionali a interi reparti. Non a caso, data la velocità repentina della digitalizzazione questa risorsa sarà soggetta a cambiamenti significativi con nuove criticità da analizzare e nuovi livelli di maturità da raggiungere.
L’intervallo di riferimento per l'analisi sui trend digitali è fino al 2025.

Quali sono i trend?
Secondo David W. Cearley, Distinguished VP. Analyst di Gartner i trend digitali del 2020 sono i seguenti:

1. Iperautomazione
L’automatizzazione delle attività lavorative è stata accelerata dall'evoluzione delle tecnologie, fra cui l’Intelligenza Artificiale (AI) e il Machine Learning (ML).

2. Multi-esperienza
La tradizionale idea del computer quale unico punto di interazione viene sostituita dall'insieme di interfacce multi sensoriali e multi-touchpoint. Un esempio? In tal caso, i dispositivi indossabili!

3. Democratizzazione
Le nuove tecnologie sono concepite rivoluzionare le routine dei lavoratori e per avere accesso a competenze tecniche e commerciali sempre aggiornate.

4. Aggiornamento delle skills (human augmentation)
L’evoluzione tecnologica migliora così le esperienze cognitive e prossemiche di una persona.

5. Trasparenza e tracciabilità
Man mano che i lavoratori diventano più consapevoli del modo in cui i loro dati vengono raccolti e utilizzati, si diffonde una crisi di fiducia.

6. Edge computing
Si tratta di soluzioni che facilitano l’elaborazione dei dati nella o vicino alla fonte della generazione di dati.

7. Cloud
Siamo alla ricerca di servizi cloud pubblici in luoghi esterni ai data center fisici del provider cloud, anche se rimangono monitorati dal provider.

8. Oggetti autonomi
L’Intelligenza Artificiale diventa, dunque, parte integrante di droni, robot o elettrodomestici per svolgere compiti normalmente svolti dalle persone.

9. Blockchain
L’avvento della Blockchain rappresenta la rivoluzione dello scambio dati: rimuove la necessità di intermediari che in precedenza erano chiamati a operare come terze parti per analizzare, registrare e organizzare le informazioni.

10. Sicurezza (Intelligenza Artificiale)
L’accelerazione dell’obsolescenza tecnologica crea opportunità di trasformazione e allo stesso tempo vulnerabilità a livello di sicurezza. Per questo motivo, lo studio dell’Intelligenza Artificiale affronta giornalmente questa tematica.

Qual è l’idea alla base?
Siamo alla ricerca di "spazi intelligenti incentrati sulle persone", ovvero consideriamo il modo in cui le innovazioni tecnologiche influenzeranno gli smart worker. Per questo motivo, i leader dell’innovazione tecnologica sono chiamati ad analizzare l’impatto sui modelli di business e cogliere le opportunità per ottimizzare i processi aziendali esistenti o creare nuove soluzioni.

sabato 18 aprile 2020

Facebook: in arrivo una notifica alle persone che hanno interagito con fake news sul coronavirus

Novità su Facebook: apparirà una notifica, dalle prossime settimane in cima al flusso di notizie, alle persone che hanno interagito con fake news. Una nuova sezione, al momento solo negli Stati Uniti, del Covid-19 Information Center chiamata Get the Facts, che include articoli verificati dai partner fact-checkers. Sono le nuove iniziative messe in campo da Facebook per combattere la disinformazione durante l'epidemia. 
"Abbiamo indirizzato oltre 2 miliardi di persone verso le risorse dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e di altre autorità sanitarie attraverso il nostro Centro informazioni sul Covid-19 e i pop-up su Facebook e Instagram, con oltre 350 milioni di persone che hanno cliccato per saperne di più" ha dichiarato il vicepresidente Guy Rosen.

Per quel che riguarda Facebook, a fine marzo ha lanciato, anche in Italia, il Centro informazioni sul coronavirus che mostra la mappa mondiale del contagio, insieme a informazioni sui numeri dell'epidemia, sia nazionali che globali, facendo riferimento a fonti autorevoli come l'Oms e in Italia anche al ministero della Salute.

venerdì 17 aprile 2020

Apple: arriva l'iPhone Se, il telefonino economico

(Ansa)
Novità in casa Apple: arriva, infatti, un iPhone piccolo ed economico. Si tratta dell'iPhone SE di seconda generazione, per cui era attesa una presentazione nel mese di marzo, presumibilmente annullata a causa del coronavirus. 

Per quel che riguarda l'iPhone SE, è molto simile al "vecchio" iPhone 8. Ha uno schermo Lcd (quindi non Oled) da 4,7 pollici, più piccolo rispetto agli smartphone attuali che di norma superano i 6 pollici. Le cornici sono marcate, ed è presente il tasto Home assente sugli ultimi melafonini. Monta una singola fotocamera posteriore, da 12 megapixel, e una frontale da 7 megapixel. Il processore è però quello più potente di Apple, l'A13 Bionic, presente anche sui nuovi iPhone 11.
L'iPhone SE sarà prenotabile da venerdì 17 aprile, e in vendita dal 24 aprile. Per quel che riguarda il prezzo, infine, è decisamente più basso rispetto agli iPhone classici.

giovedì 16 aprile 2020

Coronavirus: arriva TOBIS, il termoscanner che scopre i potenziali ammalati

MILANO. In tempo di Coronavirus è anche la tecnologia che ci aiuterà ad uscire dall'emergenza sanitaria. L'ultimo ritrovato, tutto Made in Italy, si chiama TOBIS, ed è un termoscanner automatico non presidiato che fa tutto da solo evitando il contatto tra chi deve controllare e chi deve esser controllato. Un elemento essenziale questo per la sicurezza di tutti, e fondamentale nell’ emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

Altro fattore decisivo per l'utilizzo di TOBIS è che non serve alcuna installazione, perché è già pronto all’uso. Si tratta, in pratica, di un elemento tecnologico dotato di fotocamera, monitor e termosensori, ad altissima risoluzione, in grado di misurare in tempo reale la temperatura dell'utente, anche con la mascherina, per consentire o bloccarne il passaggio.
Luce verde o rossa, in base alla temperatura senza l'intervento di un operatore addetto. Basta che l'utente si avvicini e venga inquadrato, e si conosce immediatamente se ha la febbre o no, dato rilevabile anche in remoto da un computer posizionato a distanza.
A introdurlo sul mercato l'italiana Intertouch, azienda di Roma leader nel settore delle attività interattive e innovative che ha riconvertito la produzione per aiutare il nostro Paese ad uscire dall’emergenza sanitaria.
Il suo amministratore, Stefano Brigidi, spiega la motivazione che ha spinto il suo team a realizzare questo dispositivo e la duttilità dello strumento:
"Ritengo che TOBIS (www.intertouch.it/smt-covid19) possa salvaguardare la salute di molte persone. Tra poco, si spera, torneremo alla vita di tutti i giorni e proprio per questo abbiamo bisogno di strumenti veloci, che consentano di capire in una frazione di secondo il possibile pericolo di contagio" spiega Brigidi.
In questo momento siamo tutti chiamati a contribuire per una soluzione positiva di questa sfida con un nemico invisibile, una delle più grandi che l'umanità abbia mai affrontato.
Prestigiosi marchi come Ferrari, Tesla e altre aziende importanti stanno riconvertendo parte della propria produzione in sistemi idonei ad affrontare il COVID-19 mettendo in campo le proprie tecnologie per la creazione di prodotti di prevenzione, cura, supporto e ricerca.
Tanti gli ingegneri, professionisti e scienziati italiani che hanno iniziato a sfruttare le competenze di stampa 3D, le più innovative, per supportare le strutture sanitarie con la creazione di pezzi di ricambio per respiratori polmonari.
"Nel nostro piccolo anche noi abbiamo voluto dare una mano al nostro Paese. Per questo abbiamo riconvertito una parte attiva della nostra produzione nella realizzazione di questo innovativo termoscanner che favorisce la sicurezza nelle aziende sanitarie e non, nei negozi e in tutte quelle strutture e mezzi, come aeroporti, stazioni, metropolitane che registrano ogni giorno un significativo afflusso di persone. Certi che questo momento buio possa essere superato, siamo felici di dare il nostro contributo e accendere una piccola luce di speranza perché si sommi alle molte altre lucine accese per affrontare l'oscurità" conclude Stefano Brigidi.
Per saperne di più sul termoscanner TOBIS rimandiamo al link www.intertouch.it/smt-covid19.

mercoledì 15 aprile 2020

Isolamento domestico e internet: guida al passaggio da ADSL a fibra ottica

L'obbligo di permanenza domestica, a causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, ha cambiato il nostro rapporto con la rete. La connessione fissa si è rivelata ormai strumento irrinunciabile per coltivare i nostri rapporti professionali e sociali tra le mura di casa. 
Non possiamo più fare a meno di una rete rapida e affidabile, che ci serva per lo smart working o telelavoro, per riunioni o videochiamate con amici e parenti, per giocare online, visitare un museo virtuale oppure seguire una serie in streaming con la smart tv. È il momento perfetto dunque per l'upgrade dalla tecnologia ADSL a fibra ottica per  Internet Casa. Ecco i prezzi medi delle offerte sul mercato attuale rilevati tramite il comparatore SOStariffe.it e i principali accorgimenti da seguire per coniugare risparmio con alte prestazioni.

ADSL o fibra ottica, nessuna differenza di prezzo 

Il primo elemento da considerare per valutare l'opportunità del passaggio alla fibra ottica è il costo. A oggi non ci sono differenze significative di prezzi tra ADSL e fibra ottica. Inoltre le promozioni fibra in alcuni casi consentono di aggiungere un servizio di streaming per assistere a film e serie TV. 
In media, se passiamo a una nuova compagnia, ci toccherà versare un canone medio in promozione di 25,96 euro. Un costo molto vantaggioso: i prezzi sono infatti precipitati nell'ultimo periodo, complice il Covid-19. In genere la durata della promozione è indeterminata, altro punto a favore. Al canone mensile dobbiamo aggiungere il costo di attivazione. Spesso viene incluso nel canone mensile, quando non lo è in media si aggira sui 48 euro, ed è spesso già spalmato nel canone promozionale dei primi anni. Infine il costo del modem, che non è obbligatorio. In media ha un prezzo di 163,10 euro. Ma talvolta, a seconda del pacchetto scelto, si può anche riceverlo gratis in comodato d'uso.

Copertura e velocità fanno la differenza

Quali sono gli aspetti principali di cui tenere conto al momento del passaggio? Anzitutto la copertura della rete. Non tutte le città d'Italia sono ancora raggiunte dalla fibra ottica. Dunque per prima cosa serve controllare se nella zona in cui abitiamo si possa usufruire del servizio. In genere, sul sito di ogni gestore, è possibile accertare la copertura della fibra FTTH e di quella mista FTTC con riferimento alla zona in cui abitiamo. I due tipi di fibra consentono prestazioni diverse: la più veloce in assoluto è la tecnologia ‘Fiber to the home’ (FTTH) la quale raggiunge la velocità di un gigabit al secondo in download. Si tratta dello standard di connessione più evoluto al momento. Il più veloce in assoluto, ma ancora poco diffuso.
La tecnologia ‘Fiber to the cabinet’ (FTTC) invece, raggiunge 200 megabit al secondo in download. Si tratta comunque di alte prestazioni rispetto alla ADSL classica, la quale si ferma a 20 megabit al secondo in download. Dunque una rete veloce con prezzi sempre più accattivanti.
Nel caso la nostra zona non fosse raggiunta dalla fibra ottica si può optare per un'offerta internet wireless, che sfrutta la tecnologia fibra mista radio ed è comunque più veloce della connessione ADSL, anche se con costi spesso decisamente più alti. 
Solo a questo punto si può considerare il prezzo, verificando i costi del passaggio dalla ADSL alla fibra ottica. Può essere una buona idea contattare il proprio provider per informarsi sulle offerte fibra ottica disponibili per i vecchi clienti. Talvolta le compagnie predispongono tariffe riservate proprio per non lasciarsi scappare gli utenti storici, che nel frattempo potrebbero essere stati allettati dalle promozioni della concorrenza. Al tempo stesso è buona norma confrontare i costi delle offerte fibra proposti dal nostro gestore con le altre promozioni sul mercato. Per sondare i prezzi medi e confrontare con rapidità i pacchetti possiamo ricorrere all'uso di un comparatore online. Lo strumento di comparazione delle offerte fibra ottica di SOStariffe.it, ad esempio, ci restituisce i risultati migliori in pochi secondi solo inserendo il comune di residenza, anche tramite l'app per device mobili.

Occhio a modem e bonus inclusi

Il modem è un'altra voce determinante nel passaggio alla fibra. Un router troppo vecchio pregiudica la qualità della connessione wi-fi. Alcune offerte sul mercato offrono un modem compreso nel prezzo del canone mensile, altre consentono l'uso del router di proprietà, di cui è possibile servirsi purché sia performante.
Un altro suggerimento è analizzare i bonus inclusi nei pacchetti. A parità di costi e copertura infatti, le offerte potrebbero differenziarsi per servizi extra inclusi, come ad esempio Gb aggiuntivi da usare per lo smartphone o servizi di streaming tv. 

Orientarsi con l’uso di un comparatore online

Qualsiasi sia la nostra attuale velocità di navigazione domestica, se vogliamo individuare le offerte internet per la casa più adatte alle nostre necessità possiamo utilizzare lo strumento di comparazione delle tariffe fibra ottica di SOStariffe.it, che è stato anche impiegato per rilevare i dati sui costi qui riportati, il quale consente di confrontare tutte le proposte delle principali compagnie attive in Italia: https://www.sostariffe.it/confronto-offerte-adsl/fibra-ottica. Inoltre, grazie all’App di SOStariffe.it, scaricabile gratis da iOS e Android store, è possibile anche ricevere consigli di risparmio "su misura" dagli esperti del comparatore per mezzo della funzione "Scatta e risparmia". Funziona così: basta fotografare la bolletta tramite l’applicazione. Un esperto di SOStariffe.it ci contatterà per proporci una soluzione di risparmio pensata per noi: https://www.sostariffe.it/app/.

martedì 14 aprile 2020

Stampanti 3D anti-coronavirus: asse Italia-Usa per tamponi e protezioni

Per la prima volta nella storia le stampanti 3D sono diventate eroine salvavita. Un ospedale ha finito le valvole per i respiratori? L’artigiano digitale riesce a riprodurne cento in poche ore violando i brevetti e consegnandoli prima della casa madre. C’è urgenza di fare tamponi? Con la stampante 3D se ne producono a centinaia a prezzi irrisori. Servono mascherine e caschi protettivi? Partono open call e progetti innovativi per velocizzare le forniture. Qualcuno vuole modificare un prodotto? Il caso della riconversione delle maschere da snorkling della Decathlon ha fatto il giro del mondo.

Un fenomeno, questo, che nasce da una emergenza: la produzione di massa non è in grado di rispondere alle esigenze mediche collegate alla pandemia. È in corso un cambio di paradigma nella produzione e gli artigiani della stampante digitale stanno giocando un ruolo fondamentale. Mettono a disposizione il proprio know how e le proprie stampanti, producono pezzi e salvano vite ogni giorno innovandosi ogni giorno.
A Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, ha sede la 3DZ, azienda leader in Italia nel settore nella vendita di stampanti e scanner 3D. Una realtà che lavora in 16 filiali tra Italia ed Europa installando agli oltre 1.600 clienti migliaia di stampanti, scanner e software 3D. Il gruppo, che oggi si basa su un centinaio di dipendenti e fattura più di venti milioni di euro, ha come fiore all’occhiello 28 tecnici specializzati. "Sono loro a istruire le aziende che comprano le nostre stampanti" spiega il country manager Italia di 3DZ, Ivan Zannol "Grazie ai nostri consigli creano pezzi unici, irripetibili, usando materiali dei quali neppure conoscevano l’esistenza. Se possiamo salvare vite con le innovazioni tecnologiche, vogliamo essere in prima linea".
Ebbene, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ad esempio, uno dei fornitori di 3DZ, Formlabs, sta lavorando per fornire agli ospedali tamponi di prova in 3D per testare il Covid-19. Durante i test i tamponi sono stati stampati in lotti da 300 pezzi su una singola piastra di costruzione Form 3. Il tutto con materiali certificati: Formlabs collabora da anni con la FDA, la Food and drug administration, l’ente statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. I vantaggi sono anche economici. 3DZ stima che con una semplice stampante, in poche ore, e ad un costo ridicolo (25 centesimi), si possano creare fino a 500 tamponi; con 20 stampanti si arriverebbe a produrre dai 10 ai 14 mila tamponi in ventiquattro ore.
La sfida, delle prossime ore, sono le certificazioni medicali. Marco Tormena, channel manager di Markforged, multinazionale americana: "Sono in corso test negli ospedali di Boston sia per le visiere che per i tamponi" conclude lui "Con 3DZ siamo in contatto per dare il massimo supporto agli ospedali d’Italia. In questo momento storico l’America e l’Italia, anche tramite la stampa 3D, sono in contatto quotidiano". Non solo. Si sta lavorando anche alla realizzazione di protezioni per il viso. "Forniamo il design ai nostri clienti e partner in modo che possano usarlo nelle loro comunità locali" spiega Marco Tormena, sales channel manager di Markforged "L’asticella in plastica deve essere flessibile, resistente ma allo stesso tempo non troppo rigida per non danneggiare il naso del paziente. La flessibilità dei materiali di stampa 3D, con la possibilità di rinforzare il pezzo solo in alcuni punti, rendono questa soluzione particolarmente utile. La stampa 3D può trasformare una linea di produzione dalla creazione di profumi a disinfettante per le mani o fornire una parte mancante".

lunedì 13 aprile 2020

Facebook: spesi 23,4 milioni di dollari nel 2019 per la sicurezza e i viaggi privati di Mark Zuckerberg

(Ansa)
Parliamo di Facebook: sono stati spesi, infatti, 23.4 milioni di dollari nel 2019 per la sicurezza e i viaggi privati di Mark Zuckerberg. Si tratta di una cifra superiore ai 20 milioni spesi nel 2018 e ai 9,1 milioni del 2017. 

Nonostante il costo elevato, Zuckerberg continua a percepire da Facebook un salario di un dollaro all'anno. Il chief operating officer di Facebook, Sheryl Sandberg, ha portato a casa un salario di base di 875.000 dollari nel 2019, al quale di aggiunge un bonus di 902.740 dollari e azioni per 19,67 milioni. A dichiararlo la Cnbc.

domenica 12 aprile 2020

Coronavirus: esplode l'e-commerce alimentare

TORINO. Secondo uno studio appena pubblicato il lockdown imposto dal Governo, per limitare il Covid-19, premia i supermercati online con numeri da capogiro. In seguito all'isolamento necessario per limitare la propagazione del Coronavirus, gli italiani si sono messi prima in coda davanti ai supermercati fisici e poi si sono lanciati sui supermercati online.
Numeri incredibili con crescite imprevedibili che portano l'e-commerce dei prodotti alimentari e di largo consumo ad un nuovo livello inaspettato fino a febbraio. 

Lo studio, a cura di SpesaRossa.it, piattaforma per la spesa locale online, nata per sostenere i piccoli negozianti di quartiere durante questa crisi epocale, è stato condotto con l'ausilio dei più importanti strumenti di analisi web, per capire i tassi di crescita e i vincitori di questa corsa al commercio elettronico alimentare, confrontando la crescita a cavallo dell’inizio dell’epidemia.
Secondo lo studio le piattaforme di supermercati online crescono in modo differente in funzione del traffico dei mesi precedenti. 
Sul fronte della crescita vince Supermercato24 con un +1.230%, mentre dal punto di vista del numero di visite Esselunga vince con Esselunga.it e Esselungaacasa.it rispettivamente con quasi 9 milioni di visite e 7 milioni di visite.
La ricerca ha poi analizzato il traffico di utenti, i tempi di permanenza sui siti, le pagine viste e il bounce rate, ossia la frequenza di rimbalzo che consente di valutare l’aspettativa del visitatore.
Secondo Ivan Laffranchi, digital entrepreneur e fondatore di SpesaRossa.it, "il mercato dell’e-commerce alimentare e dei prodotti di consumo, ha raggiunto in 30 giorni un livello di maturità tale per cui cambieranno radicalmente le abitudini dei consumatori. La grande distribuzione e i negozianti locali stanno per affrontare una rivoluzione senza precedenti e dovranno cambiare le loro strategie se vogliono sopravvivere".

Vediamo alcuni dati della ricerca nel dettaglio.
Supermercato24, re indiscusso della crescita passa da 320.000 visite di febbraio a 4.3 milioni di marzo, con una crescita dell’oltre millepercento, un tempo medio di permanenza sul sito di 6 minuti e un bounce rate di poco più del 40% (41.4%). Dal punto di vista delle keywords organiche digitate per la ricerca ‘supermercato 24’, ‘spesa online’ e ‘spesa a domicilio’ sono le più usate per raggiungere la piattaforma.
Esselungaacasa.it, con + 621% a marzo rispetto a febbraio raccoglie 7 milioni di visite, una frequenza di rimbalzo molto bassa (21.93%) e una sessione di visita media di 12 minuti e 30 secondi. Esselunga vince anche con il suo sito ‘istituzionale’ esselunga.it che registra quasi 9 milioni di visite a marzo (8.900.000 visite), con un bounce rate decisamente più alto (46.23%) di esselungaacasa.it a dimostrazione che una migliore user experience e profilazione degli utenti permette di abbattere la frequenza di rimbalzo. 
Sul fronte delle sorgenti di traffico il 34% degli utenti arriva da ricerche, mentre il 21% è diretto per quanto riguarda esselungaacasa.it mentre per esselunga.it il 32% del traffico è diretto. Le keywords principali che portano consumatori ai due siti hanno sempre il termine ‘esselunga’ incluso: ‘esselunga’ a corrispondenza esatta,  “esselunga spesa online’, ‘esselunga spesa a domicilio’ e ‘esselunga a casa’.
Carrefour.it, segna un + 136%, inferiore alle piattaforme citate perché storicamente ha più traffico mensile e passa da 1.400.000 visite a 3.250.000 visite di marzo, una percentuale di rimbalzo più elevata degli altri (49.64%) e oltre 7 minuti di permanenza media sul sito.
Conad.it, segna un + 218%, cresce nella categoria cibo e bevande e registra quasi 4 milioni di visitatori a marzo (3.900.000) con un bounce rate del 37%. 
Per finire E-coop.it, passa da 480.000 utenti di febbraio al 1.5 milioni di utenti nel mese di marzo, con un tempo medio sul sito di 4 minuti e un bounce rate di oltre 50%, frequenza di rimbalzo più alta tra i siti analizzati.
Sul fronte del commercio di prossimità per aiutare i piccoli commercianti a gestire la crisi, Spesarossa.it registra nelle prime 2 settimane di attività 20.000 visite con centinaia di ordini a destinazione di macellai, gastronomie, ambulanti e vivai che fino a ieri non avevano mai pensato di poter vendere online.
Dal punto di vista della geolocalizzazione degli utenti è molto variabile in funzione delle keywords usate, ma per esempio per la ricerca su ‘spesa online’ possiamo dire che le regioni più attive sono Piemonte, Sardegna e Lombardia.

sabato 11 aprile 2020

Facebook: stanziati 3 milioni di dollari per i giornalisti in Europa

(Ansa)
Novità in casa Facebook: il social ha stanziato 3 milioni di dollari per i giornalisti in Europa. La cifra costituisce il Fondo di sostegno Covid-19 per il giornalismo europeo, annunciato dal Facebook Journalism Project insieme al Centro europeo di giornalismo. Per quel che riguarda quest'iniziativa, rientra nello stanziamento da 100 milioni per il giornalismo annunciato da Facebook a fine marzo. 

Il fondo è destinato a "editori di piccole e medie dimensioni e a giornalisti in difficoltà, nei Paesi più colpiti dall'epidemia, per aiutarli a sostenere la propria attività e a fornire notizie sul Covid-19 alle comunità locali".
Il Centro deciderà a chi assegnare le risorse, utilizzabili tra l'altro per newsletter dedicate al coronavirus, rimozione del paywall e assunzione di giornalisti freelance.
"Le testate locali stanno affrontando una battaglia per la sopravvivenza" ha dichiarato il direttore del Centro, Adam Thomas "Senza supporto, non saranno più in grado di informare i cittadini e combattere la disinformazione". 

venerdì 10 aprile 2020

Ue: entro il 15 aprile un piano europeo di tracciamento della diffusione del coronavirus

(Ansa)
Arrivano le raccomandazioni di Bruxelles ai governi Ue per lo sviluppo di app di tracciamento per la pandemia: limitare l'uso dei dati personali a fini medici, stabilire tecniche di raccolta col bluetooth, garantire il rispetto dei diritti fondamentali e la collaborazione tra autorità sanitarie pubbliche e l'Ue. 

Intanto, gli Stati membri sono chiamati, entro il 15 aprile a mettere nero su bianco una 'cassetta degli attrezzi' per allineare le app nazionali che serviranno a tracciare la diffusione del contagio e quindi guidare le strategie per la graduale uscita dalla quarantena.

giovedì 9 aprile 2020

Italiani bloccati a casa: la dichiarazione dei redditi si fa via App

MILANO. In questo momento di emergenza, in cui gli italiani sono bloccati a casa, anche il mondo del Fintech italiano si sta muovendo per dare un suo contributo. Un'esigenza di questo periodo è ad esempio quella di compilare la dichiarazione dei redditi che però oggi, grazie ad una applicazione specifica, si può fare senza uscire di casa.
Questa speciale applicazione si chiama TaxMan (www.taxmanapp.it) e permette di fare la dichiarazione dall'App essendo seguiti a distanza da un esperto e senza rischiare di commettere errori. 

L'App è dedicata alle partite IVA in regime forfettario, una categoria particolarmente colpita dall'emergenza.
Ma come funziona la dichiarazione con TaxMan? La procedura è semplice. Una volta completato l'acquisto è sufficiente caricare la documentazione direttamente dall’applicazione del telefono.
Un professionista sarà da qui in poi sempre a disposizione del cittadino in chat, per la corretta compilazione.
La predisposizione degli F24, del Modello Unico e l'invio in Agenzia delle Entrate sono inclusi e a carico del professionista di TaxMan, il cui servizio ha un prezzo di 169 euro.
L'App di TaxMan è stata lanciata nel 2017, viene ad oggi già utilizzata da centinaia di freelance in regime agevolato, e mai come in questo periodo può risultare utile per fare la dichiarazione dei redditi senza muoversi da casa.
Per chi volesse saperne di più sul servizio basta visitare il sito internet www.taxmanapp.it.

mercoledì 8 aprile 2020

Smart Working: buona la risposta delle PMI italiane

MILANO. L'emergenza sanitaria Covid-19 che sta affrontando il nostro paese ha obbligato tutte le aziende italiane a rivedere i propri modelli organizzativi, introducendo lo smart working come unica modalità, laddove possibile, per proseguire con le attività. A distanza di un mese dalle misure di emergenze le PMI stanno vincendo questa sfida?
Secondo un recente studio del Reputation Institute, pubblicato negli scorsi giorni sul Sole 24 Ore, le aziende italiane hanno risposto bene alle aspettative che si sono generate in questo momento crisi, dimostrando con i fatti vicinanza e responsabilità nei confronti dei dipendenti e della società in generale: le dimensioni Citizenship (Cittadinanza), Governance (Trasparenza) e Workplace (Benessere dei propri dipendenti) sono aumentate rispettivamente di 1,9, 2,7 e 3 punti.

Le PMI italiane hanno, nel complesso, attivato prontamente misure di protezione a supporto della comunità e dei loro dipendenti, dimostrando così di avere una capacità di garantire la continuità lavorativa attraverso lo smart working.
"L'impatto è stato molto forte" dichiara Maurizio Guidi, Sales & Marketing Manager di Datalog Italia, società specializzata in software professionali "all'inizio le aziende e gli studi hanno vissuto momenti di panico e di difficoltà. Tuttavia, passata la fase iniziale, hanno dimostrato capacità di attuare un veloce adattamento tecnologico".
Lo smart working si è reso necessario per tutte quelle attività non legate alle prime necessità e che si possono svolgere senza alcuna difficoltà da casa: in seguito all’emergenza sanitaria, il Governo è intervenuto più volte nella regolamentazione dello smart working, imponendo il lavoro agile come forma lavorativa primaria (con il Dpcm dell’11 marzo 2019) rispetto a quello in azienda.
Quando si parla di tecnologie per lo smart working si fa riferimento sia alle piattaforme software sia ai device utilizzati. Per ottimizzare questi nuovi processi operativi è necessario integrare più strumenti, di modo che coprano aree funzionali diverse: un aspetto non semplice per chi è stato abituato, per anni, a processi tradizionali offline.
"In questo processo repentino, ognuno di noi ha giocato, e continua a giocare, un ruolo chiave nella comunità: tutti possiamo offrire un contributo per superare la crisi" continua Guidi "per questo abbiamo cercato di supportare i nostri clienti in questo passaggio, offrendo sostegno pratico, morale e aiutando chi era in difficoltà a trovare le soluzioni organizzative e tecnologiche da attuare velocemente. Inoltre, abbiamo redatto una mini-guida allo smart-working, disponibile sul nostro sito, su quelli che sono i software e gli strumenti digitali gratuiti che supportano il lavoro agile".
"Esistono ormai numerosi strumenti tecnologici che facilitano il lavoro agile, connettendo persone remote, agevolando la condivisione e lo svolgimento dei processi lavorativi, aiutando a distribuire e condividere documenti e informazioni in modo immediato, facile e sicuro. Orientarsi fra questi non è facile per questo, sulla nostra guida abbiamo descritto e raggruppato le tecnologie per funzione-obiettivo e indicato, per ognuna, alcune delle soluzioni software migliori" conclude Guidi.
Come usciranno le nostre imprese da questo periodo di crisi quindi? La risposta l'avremo solo tra qualche mese, nel frattempo c'è bisogno di sostenerci tutti e di guardare al futuro con forza e speranza.

martedì 7 aprile 2020

Plustek annuncia un nuovo scanner per libri compatibile con Windows e Mac

Plustek Inc., produttore di soluzioni per l'imaging professionale e per l'ufficio, annuncia la disponibilità in Italia del nuovo Plustek OpticBook 3800L.
Compatibile sia l’universo Windows sia con il mondo Mac, questa nuovo scanner A4 firmato Plustek rappresenta la scelta ideale per chi desidera digitalizzare libri, riviste, fumetti e materiale rilegato di diverso tipo ed è alla ricerca di una soluzione dalle ottime prestazioni con un eccellente rapporto qualità/prezzo.

Plustek OpticBook 3800L è dotato di una cover regolabile, che consente di scansionare al meglio anche i libri di elevato spessore e, grazie alla tecnologia proprietaria Shadow Elimination Element (SEE™), è in grado di eliminare le classiche ombre e le distorsioni dovute alle rilegature e ai dorsi dei libri, permettendo così di digitalizzare tutte le pagine in modo ottimale.
Per ottimizzare tutte le operazioni, Plustek fornisce poi insieme allo scanner il software BookPavillion che, grazie a un’interfaccia particolarmente intuitiva e diverse funzionalità, tra cui ritaglio e rotazione automatica delle pagine, è in grado di ridurre al minimo i tempi di scansione di un intero volume o di una sua parte.
La dotazione software di Plustek OpticBook 3800L comprende, infine, anche ABBYY FineReader Sprint, che assicura la conversione di libri e documenti scansionati in differenti formati, tra cui PDF ed ePub, mentre la presenza dei driver TWAIN gli consentono di essere utilizzato con tutti i più diffusi applicativi per la gestione delle immagini.

Principali caratteristiche tecniche:
- Tecnologia SEE™ per l’eliminazione delle distorsioni dalle immagini delle pagine dei libri
- Software Plustek BookPavillion per ottimizzare e velocizzare la scansione dei libri
- Sorgente luminosa a LED per eliminare la necessità dei tempi di riscaldamento e ridurre i consumi energetici
- 4 pulsanti a singolo tocco per semplificare tutte le attività
- Compatibile con Mac e Windows
- Design ergonomico per il massimo comfort d’utilizzo.

Il nuovo Plustek OpitcBook 3800L è disponibile in Italia con un prezzo al pubblico di 229,00 Euro IVA compresa.

Link:
http://www.plustek.com/it

lunedì 6 aprile 2020

Messenger: arrivano le app per Windows e Mac

(Ansa)
In questo periodo di coronavirus, in cui si diffondono le chat e le videochiamate, Facebook ha rilasciato due applicazioni che portano Messenger sui computer Windows e Mac senza passare dal browser. 

"L'uso di Messenger sui pc è più che raddoppiato nell'ultimo mese. Queste nuove app native ne miglioreranno l'esperienza" ha dichiarato il Ceo Mark Zuckerberg in un post "Ora più che mai le persone stanno usando la tecnologia per tenersi in contatto con i propri cari, anche se sono separati fisicamente. Nell'ultimo mese abbiamo visto un aumento di oltre il 100% delle persone che hanno usato il browser del computer per fare chiamate e videochiamate su Messenger. Ora, con le app, il meglio di Messenger arriva sui pc, incluse le chiamate di gruppo gratuite e illimitate".